La società potrebbe chiedere di giocare la prima gara casalinga in una città del Nord Italia. Foresti: “I tifosi lo capirebbero”
Lo stadio “Ceravolo” di Catanzaro si appresta a diventare un cantiere aperto. Affidati i lavori del manto erboso alla ditta specializzata HTS, nella prossima settimana si darà il via alle operazioni. A confermarlo, in un’intervista al Tgr Calabria, è l’assessore ai lavori pubblici di Catanzaro, Raffaele Scalise: “Per il campo da gioco ci siamo già: nella settimana prossima ci saranno dei sopralluoghi, mentre intorno ai primi giorni di giugno le ruspe saranno già in azione sul manto erboso”.
A breve, l’esecutivo dovrebbe approvare anche il progetto del terzo lotto riguardante le opere edilizie nella palazzina e sugli spalti. “A esempio, verranno piazzate le telecamere Sky in corrispondenza delle porte. Saranno poi abbassate le poltrone per aumentare la visibilità delle gradinate posteriori – dice Scalise -. Sono attività non quantificabili numericamente, ma ce la faremo”.
I tempi per adeguare il vecchio “Militare” ai requisiti voluti dalla Lega di Serie B, d’altronde, sono strettissimi. La società, secondo quanto riportato dai colleghi del Tgr Calabria, potrebbe chiedere di giocare la prima gara casalinga in una città del Nord per coinvolgere i tanti emigrati e tifosi che il Catanzaro ha in tutta la penisola. “Speriamo che tutto fili liscio – dice il dg Foresti –, ma l’esperienza mi dice che potrebbero esserci i 10-15 giorni (di ritardo, ndr). Se giocassimo anche un paio di partite fuori da Catanzaro, la città lo capirebbe in virtù anche dei grandi sforzi fatti per avere uno stadio importante in città”.