19 ottobre 1980. Dopo aver pareggiato sul campo del Brescia, il Catanzaro raggiunge il primato in Serie A grazie al tracollo della Roma a Napoli. Il gol del centravanti Carlo Borghi, entrato in campo pochi minuti prima al posto dell’infortunato Palanca, sblocca le marcature sfruttando un rimpallo in area dopo un contrasto tra Sabato e il bresciano Venturi. I tifosi giallorossi provano lo stupendo brivido del primato solitario in A per sedici minuti. In avvio di ripresa, infatti, un gol di Bergamaschi ristabilisce la parità e al termine di quella giornata il Catanzaro è una delle quattro capoclassifica (in coabitazione con Fiorentina, Inter e Roma) dopo cinque giornate di campionato.
Negli spogliatoi, l’allenatore giallorosso Burgnich commenta a caldo con un secco “Mi accontento”. Emozionante il racconto apparso sul Corriere dello Sport in edicola il giorno successivo: “Un quartetto al comando, c’è anche il Catanzaro. Trionfa la provincia calcistica, rappresentata dalla sua squadra miracolo. Per sedici minuti il Catanzaro ha sognato ad occhi aperti: era solo in testa. La curva sud, palesata di giallorosso, era tutta fremiti. La gente adesso sta lasciando Brescia, calano le prime ombre della sera, la festa continua, sono caroselli allegri. Il Catanzaro è in testa assieme a Fiorentina, Inter e Roma. Senza quel dannato autogol, senza il pareggio bresciano, sarebbe stato primato in solitudine”.