È già passato un anno da una delle giornate più emozionanti della storia del Catanzaro. Un anno esatto da quella indimenticabile vittoria del 19 marzo 2023 ottenuta all’Arechi di Salerno contro la Gelbison, che ha sancito la promozione aritmetica in Serie B e che ha fatto impazzire di gioia un popolo intero per un sogno diventato realtà dopo 17 lunghi anni. Una giornata che resterà per sempre impressa nella memoria di tutti i tifosi giallorossi, da quelli più grandi – che avevano già vissuto la promozione raggiunta nel 2004 ad Ascoli al termine della gara vinta contro il Chieti – a quelli più piccini che prima di allora non avevano mai provato simili emozioni.
Ripercorrendo quella giornata rivengono ancora oggi i brividi. A partire dai minuti antecedenti alla partita quando gli oltre 7mila cuori giallorossi, arrivati da ogni posto d’Italia, hanno iniziato a cantare a squarciagola dagli spalti. L’accoglienza da paura riservata alle Aquile al loro ingresso in campo e le emozioni infinite nell’arco dei novanta minuti: dallo stupore del pubblico per il palo colpito in avvio da Sounas all’esplosione di gioia per la rete di Iemmello. Memorabile soprattutto quel boato al 2-0 firmato nel finale da Brignola che ha chiuso ogni discorso facendo scatenare non solo i tifosi ma anche ogni componente della panchina. Compreso anche Vivarini, solitamente sempre composto a bordocampo, che si è lasciato andare a grandi sorrisi assieme ai suoi collaboratori e ai suoi ragazzi.
L’apoteosi giallorossa al triplice fischio finale è stata veramente da pelle d’oca. Fortissimi i sentimenti provati dai calciatori in campo che crollano a terra emozionati mentre l’intera panchina invade il prato verde dell’Arechi per un abbraccio collettivo. Le maglie celebrative della cavalcata trionfale che sottolineano la fine dell’incubo della Serie C, le lacrime da capitano vero di Martinelli e il pianto liberatorio di Iemmello che da catanzarese doc riesce ad avverare il suo sogno. Momenti speciali come anche l’ovazione del pubblico giallorosso per il dg Foresti, il presidente Noto e il mister Vivarini.
Impresse ancora nel cuore dei tifosi le commoventi parole pronunciate in sala stampa da Martinelli dopo aver raggiunto la promozione aritmetica: “Il mio orgoglio più grande è quello di aver riacceso l’entusiasmo della piazza e aver riportato tanta gente allo stadio che aveva perso la passione per questa maglia“. Poi la festa, protratta fino a notte fonda, culminata al “Ceravolo” con il caloroso abbraccio della città di Catanzaro ai suoi eroi. Emozioni uniche per una pagina di storia del club giallorosso destinata a rimanere negli annali.
