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Catanzaro-Foggia, segnali incoraggianti dai nuovi innesti: le pagelle del match di Coppa Italia

I giallorossi (frenati dall’emergenza in attacco) battono i satanelli di Cudini. Bene D’Andrea, Pompetti e Krastev

Il Catanzaro si regala i trentaduesimi di Coppa Italia contro l’Udinese, superando un Foggia imballato e reduce da pochi giorni di ritiro. Il successo delle Aquile arriva a ripresa inoltrata grazie a un colpo di testa di Curcio, grande ex della partita, ma con non poche difficoltà. Di seguito, le pagelle del match:

FULIGNATI 6: Il portiere toscano disputa la solita gara attenta in uscita e controlla senza troppi problemi i tentativi dei pugliesi nella seconda metà del primo tempo (una respinta in due tempi su Garattoni e un pronto riflesso su un colpo di testa di Marini).

SITUM 6,5: Il nuovo ruolo di terzino con licenza di offendere sembra essere il vestito perfetto per lui.  Parte da posizione defilata e si accentra mettendo in apprensione la difesa avversaria e muovendosi spesso in linea con gli attaccanti. Il Catanzaro spinge moltissimo sulla corsia di destra e la sinergia tra Situm e Brignola ha destato un’ottima impressione.

BRIGHENTI 6,5: Capitano per merito (considerata l’assenza di Iemmello), controlla l’area di rigore con esperienza e senza concedere mai spazi. E’ l’incubo degli avversari con la sua tipica marcatura stretta e scelte in anticipo decise ed eleganti.

KRASTEV 6: La prova “di laboratorio” del pacchetto difensivo centrale è incoraggiante. Il bulgaro la butta dentro dopo un quarto d’ora nell’ambito di una mischia da corner, ma la sua rete viene annullata per offside. Pochi minuti più tardi, una sua incertezza quasi regala il vantaggio ai satanelli. Propositivo e volenteroso, compie qualche sbavatura ma nel complesso risulta molto efficace nelle chiusure (soprattutto nel finale su un attaccante molto prestante come Beretta).

SCOGNAMILLO 6: Gara sufficiente per il colosso della difesa giallorossa, schierato come terzino sinistro bloccato nel 4-2-3-1 di Vivarini. Gestisce bene gran parte delle situazioni e sceglie correttamente i tempi di uscita, chiudendo il pacchetto arretrato con la solita prestazione attenta.

BRIGNOLA 6: Intraprendente come al solito, ma ancora lontano dall’essere decisivo. Schierato inizialmente a destra nei tre a supporto di Curcio (nella ripresa da attaccante al fianco di Curcio in un 3-4-1-2), si fa notare soprattutto nella prima frazione sfiorando anche il gol del vantaggio. Spesso perde qualche tempo di gioco e non impatta per come vorrebbe, ma la sua resta una prestazione sufficiente. (dal 23’st BIASCI 6: la contusione al ginocchio rimediata in occasione del test con il Pontano influenza la sua prestazione. Il suo ingresso in campo, tuttavia, dà brio al reparto e contribuisce a svoltare il match qualche istante più tardi).

GHION 6,5 : Il suo palleggio ordinato in mezzo al campo è linfa vitale per il Catanzaro. Detta i tempi e smista con precisione, uscendo palla al piede più di una volta. Centro nevralgico del centrocampo, forma una coppia di assoluta qualità con Verna. (dal 41’st PONTISSO sv).

VERNA 6: Solita predisposizione al sacrificio, cerca di favorire la riconquista del pallone e contribuisce a mantenere gli equilibri della squadra. Meno coinvolto nella manovra offensiva, è essenziale in interdizione. (dal 23’st Pompetti 6,5: qualità e prestanza fisica al servizio del Catanzaro. Entra in campo a metà della ripresa e approccia al match con disinvoltura, “come se fosse un veterano” a detta di mister Vivarini. Per lui anche qualche ottima e incoraggiante iniziativa palla al piede.

VANDEPUTTE 6,5: Uno dei più attenzionati dagli avversari, è quasi sempre soffocato dal pressing rossonero ma quando si libera accendere la manovra offensiva. Sulla zona sinistra trova gli spazi giusti e brucia la fascia con i suoi scatti e dribbling che mettono in crisi le marcature avversarie. Ancora non al meglio della condizione fisica, ma è “le petit diable” di sempre. Suo l’assist da corner per il gol di Curcio.

SOUNAS 5,5: Il greco è apparso più in difficoltà rispetto agli altri per l’inedita posizione in campo (obbligata per l’emergenza nel reparto avanzato) da sottopunta. Corre e combatte in mezzo al campo ma gran parte dei suoi scambi finiscono per essere intercettati dalla fitta rete del Foggia. Spreca anche una ghiotta chance nella ripresa su un buon cross dalla destra di Situm. (dal 23’st D’Andrea 6: il gioiellino del Sassuolo desta da subito un’ottima impressione. Velocità

CURCIO 6,5: Il grande ex decide un match sporco e più complicato del previsto. Adattato a punta centrale, è bravo nella gestione del pallone – forte delle sue qualità tecniche – e spesso apre il gioco con fantasia e qualità, provandoci anche con qualche conclusione dalla distanza. (dal 35’st BOMBAGI sv).

VIVARINI 6,5: dal turno preliminare il Catanzaro esce con la consapevolezza di poter contare sulle solite certezze (da Fulignati a Brighenti, da Ghion a Vandeputte) e contestualmente di dover intervenire ulteriormente su ogni reparto con rinforzi di peso. I giallorossi arrivano al primo match della stagione come un cantiere aperto e spuntati in attacco: la supremazia territoriale è netta e le Aquile fanno valere la categoria di differenza con un lungo possesso palla, ma al contempo pagano l’emergenza nel reparto avanzato con non poche difficoltà nei pressi dell’area di rigore. Il tecnico giallorosso schiera i suoi con un 4-2-3-1 dall’attacco inedito (Vandeputte, Sounas e Brignola a supporto di Curcio) e in fase di possesso i giallorossi spingono con cinque elementi, ma nella prima frazione tirano in porta solo su calcio da fermo o dalla distanza. Nella ripresa, Vivarini ridisegna i suoi con un 3-4-1-2 (con Brignola attaccante al fianco di Curcio e Sounas trequartista) e la squadra gira con più fluidità. Nel complesso una buona prestazione che consente al Catanzaro di oliare ulteriormente i meccanismi e regala la possibilità di sfidare una squadra di elevata caratura come l’Udinese alla vigilia dell’esordio in campionato.

 

 

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