Il club giallorosso percepiva circa 50mila euro dai diritti televisivi della Lega Pro
Dopo 17 anni, il Catanzaro è tornato in Serie B. Un traguardo importante non solo per quanto riguarda il fascino di una categoria superiore ma anche per le casse societarie giallorosse. Dalla prossima stagione 2023-2024, infatti, il club con presidente Floriano Noto si vedrà aumentare in modo notevole i propri ricavi grazie ai diritti televisivi del campionato cadetto: 8 milioni di euro saranno disponibili per ogni società a partire dalla presentazione del nuovo calendario che si svolgerà a luglio in riva al Lario, nella città di Como. Una gran bella differenza rispetto ai circa 50mila euro che la Lega Pro metteva a disposizione per i diritti tv. Inoltre, si tratta di una somma che aiuterà non poco il Catanzaro, settimo club col monte ingaggi più alto dell’ultima Serie C: 5.519.033 euro spesi in tal senso.
La Lega B non ha trovato nessun accordo esclusivo per il triennio 2021-2024 e ha impostato una tariffa unica per chiunque fosse interessato all’acquisizione dei diritti tv. Grazie a questa mossa, gli introiti sono praticamente raddoppiati: dai 26,7 milioni di euro di DAZN e Rai del triennio scorso ai 48,5 milioni di euro dei tre broadcaster DAZN, Sky ed Helbiz che trasmettono attualmente le partite della cadetteria. Da diversi anni, ormai, la Serie B è diventato un campionato talmente avvincente da aprirsi addirittura le porte del mercato estero dove ha un buon seguito in Germania, Austria e Svizzera. Dimostrazione di come sia una categoria in forte crescita sotto tutti i punti di vista.