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Catanzaro, le alternative al Ceravolo: Puglia in pole ma spunta un’altra ipotesi

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Due stadi pugliesi in pole come alternative al Ceravolo. Sondato anche un impianto del Friuli Venezia Giulia

Prosegue la corsa contro il tempo per adeguare il Nicola Ceravolo agli standard richiesti dalla Lega B. Entro metà giugno, per iscriversi al campionato cadetto, il Catanzaro dovrà indicare la disponibilità di un impianto idoneo alla disputa delle partite casalinghe: con lo stadio del capoluogo calabrese non ancora a norma, il club giallorosso sarà costretto a depositare istanza per ottenere la deroga a giocare altrove. Dopo il seguito di fine marzo, la prima alternativa al Ceravolo era l’Arechi di Salerno ma è indisponibile per via di una serie di iniziative che si svolgeranno nello stadio e per alcuni lavori che dovrebbero prendere quota in estate. La società con presidente Floriano Noto aveva preso così in considerazione anche alcuni impianti della Puglia come il “San Nicola” di Bari o il “Via del Mare” di Lecce. Il problema del primo è legato al fatto che le Aquile, come i Galletti, militano nella stessa categoria. Per quanto riguarda il secondo, desta preoccupazione il rapporto non idilliaco tra le tifoserie di Catanzaro e Lecce. Un aspetto questo che verrà analizzato con attenzione dalle rispettive società prima di dare l’ok definitivo al loro stadio.

Nel caso in cui dovesse naufragare l’ipotesi Puglia, il club calabrese potrebbe essere costretto a chiedere un importante sacrificio ai propri sostenitori andando alla ricerca di un impianto del nord Italia. Nelle ultime ore, infatti, sembra sia stato sondato anche il “Nereo Rocco” di Trieste, dove scende in campo nel girone A di Serie C la Triestina, che si trova a oltre 1.000 chilometri di distanza dalla città di Catanzaro. Nel corso della conferenza stampa di fine anno, il presidente Noto aveva anticipato questa possibilità oltre ad aver svelato i costi per disputare una partita casalinga fuori dal capoluogo calabrese: si parla di 50.000 euro senza tener conto della pulizia e della messa in sicurezza dello stadio. Dimostrazione di come i lavori del Ceravolo debbano essere ultimati il prima possibile.

Per l’esordio ufficiale in questa stagione, il turno preliminare di Coppa Italia previsto per fine luglio, il sodalizio giallorosso ha chiesto già di giocare sul campo di quella che sarà la sua avversaria nonostante avrebbe dovuto disputare la gara tra le mura amiche. Per la prima giornata di campionato in programma per il 19 agosto, invece, il Catanzaro ha intenzione di chiedere l’inversione del campo. Così facendo la data segnata in rosso è quella del 26 agosto. I tempi stringono e la speranza è che la casa delle Aquile possa essere pronta per quel giorno senza ricorrere a un altro stadio. Tuttavia, i tanti piccoli interventi necessari per il Ceravolo (sala var, servizi sanitari, area e parcheggio Vip e area ospitality), oltre al rifacimento del manto erboso, complicano e non poco le cose.

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