“Questa partita riserva incognite abbastanza alte”. Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, non nasconde le insidie del match in programma domenica 3 settembre alle 18:30, sul neutro dell”Euganeo di Padova, al cospetto dell’altra neopromossa Lecco. “Loro non hanno ancora mai giocato e di conseguenza abbiamo pochi riscontri per valutare le qualità di questa squadra di cui non conosciamo bene nemmeno le individualità. Andremo un po’ al buio – ha detto nella conferenza stampa pre-gara –, dobbiamo essere bravi a leggere la partita durante la partita e speriamo di essere pronti. Sicuramente troveremo una squadra con grandissimo entusiasmo, arma che secondo me è stata la loro forza nella stagione passata. Mi aspetto una partita complicata e noi dobbiamo essere molto bravi a fare le nostre cose con tutte queste difficoltà”.
Iemmello è convocato, nonostante non sia al meglio della condizione: “Stiamo valutando un po’ i recuperi, ancora non siamo in uno stato ottimale. Iemmello dobbiamo farlo arrivare nelle migliori condizioni nel più breve tempo possibile, ma ciò non toglie che anche con lo Spezia ha fatto una gran bella partita. Le prestazioni cominciano a venire fuori, ma dobbiamo trovare più continuità di lavoro da parte sua”. La gara contro lo Spezia ha dato indicazioni positive dal reparto di centrocampo: “Sono molto contento – dice –. Abbiamo il lavoro consolidato con Verna e Ghion che ci danno delle garanzie sotto l’aspetto di sostanza e di qualità. Pontisso è cresciuto in modo esponenziale sotto l’aspetto atletico, penso che abbia fatto una partita con lo Spezia di livello assoluto. Pompetti è invece meno abituato a lavorare come vogliamo noi, però si sta applicando e a livello individuale è un giocatore forte e pimpante: si sta mettendo in luce facendo una staffetta lo aspettiamo per farlo entrare meglio in tutte le soluzioni di gioco”.
Unica macchia la squalifica per tre giornate comminata a Oliveri: “Mi dispiace tanto, è un ragazzo molto bravo. Quella reazione è sbagliata non solo a livello individuale, ma nei confronti della squadra: dobbiamo avere sempre la capacità di lavorare e di fare le cose in campo in funzione della squadra, al di là di qualche problema con l’avversario. Lui è stato molto ingenuo perché la partita era finita, però è chiaro che con i giovani in squadra bisogna mettere in conto queste leggerezze. Penso però che quel gesto sia stato di grande insegnamento a lui e soprattutto a tutta la squadra”.
Anche a Padova, la squadra sarà trascinata da circa un migliaio di tifosi: “E’ una cosa molto positiva per noi, perché loro ci daranno la forza per avere uno spirito di squadra alto e lottare per il risultato fino alla fine. Questa deve essere una costante: spero che daremo sempre questo entusiasmo ai nostri tifosi, prima di tutto perché lo meritano e soprattutto perché è indispensabile per noi avere quella carica giusta per affrontare al meglio tutte le difficoltà di questo campionato”.