Buone indicazioni dalla tenuta difensiva giallorossa del primo tempo. Le difficoltà maggiori riscontrate in fase offensiva
È stata ricca di spunti la prima amichevole della pre-season giallorossa. Domenica 23 luglio, il Catanzaro si è confrontato contro la Fiorentina, finalista dell’ultima Conference League e Coppa Italia, uscendo sconfitto dal Viola Park per 3-0. Una partita, disputata a porte chiuse a causa dell’inagibilità dell’impianto di Bagno a Ripoli, che non ha potuto purtroppo regalare emozioni alle due tifoserie gemellate da oltre 40 anni. Il test con i viola, però, ha visto Vincenzo Vivarini introdurre una grande novità: un 4-4-2 piuttosto dinamico scelto per irrobustire le fasce e garantire maggiore copertura del campo. La gara è stata a due facce: equilibrata nei primi 45 minuti e in mano alla squadra di Vincenzo Italiano nella ripresa. Decisive, per cambiare le sorti della partita, le mosse all’intervallo del tecnico giallorosso.
La prova del Catanzaro è stata positiva nel primo tempo, considerata la qualità degli interpreti su cui poteva fare affidamento l’avversario. Uno degli aspetti più convincenti dell’amichevole è stata la tenuta difensiva: Krastev, Brighenti e Scognamillo si sono comportati tutti bene nella prima uscita stagionale, concedendo le briciole agli attaccanti della Fiorentina. Per questo motivo, insieme potrebbero comporre la difesa giallorossa titolare della prossima stagione. Anche in amichevole, Fulignati si è dimostrato un portiere affidabile con uscite che hanno più volte fermato sul nascere ogni minaccia. A un’attenta fase difensiva, i ragazzi di Vivarini hanno alternato le loro classiche uscite palla al piede con personalità e questo nonostante la pressione feroce dei viola. Negli ultimi metri sono emerse le principali difficoltà del Catanzaro, soprattutto nella prima frazione con Biasci e Iemmello poco cattivi sottoporta. Dai piedi di Vandeputte e Situm, i più attivi e propositivi in avanti, sono partite diversi percussioni con l’esterno croato che si è impegnato più del solito, assieme al belga e a Brignola, per dare una mano anche in fase di non possesso.
Al Viola Park, nel secondo tempo è tutt’altra partita quella che va in scena: in campo rientrano undici calciatori giallorossi diversi rispetto a quelli che hanno iniziato la gara. Dalle prime battute appare chiaro il copione: Fiorentina in controllo mentre il Catanzaro continua a riscontrare problemi in zona offensiva e inizia a concedere spazi agli avversari. Il terzetto difensivo composto da Fazio, Gatti e Veroli appare in costante difficoltà ad accorciare sugli attaccanti viola e i pericoli sono così sempre dietro l’angolo. Uno dei migliori della ripresa risulta essere Oliveri, autore di una prestazione difensiva importante condita da un intervento provvidenziale a salvare una rete. Per quanto riguarda il centrocampo, invece, Sounas ha corso a perdifiato senza risultati mentre Pompetti e Pontisso sono sembrati abbastanza spenti e fuori dal vivo del gioco. Qualche buona indicazione, nonostante i pochi minuti giocati, dal classe 2004 Moussa Bamba che nel finale è stato l’unico calciatore giallorosso in grado di concludere verso lo specchio della porta viola. Nei prossimi giorni previste altre due gare amichevoli, con Vivarini che avrà l’occasione di poter sviluppare nuovi dettami tattici ancora inespressi.