Il 20 giugno 1976, i giallorossi guidati da Gianni Di Marzio scrissero la storia con una vittoria sul campo della Reggiana
Quarantasette anni fa, il 20 giugno 1976, il Catanzaro conquistava la sua seconda storica promozione in Serie A. Quel giorno, dopo la delusione dell’anno precedente con lo spareggio perso a Terni contro il Verona (1-0), le Aquile guidate in panchina da Gianni Di Marzio raggiunsero l’agognato obiettivo superando la Reggiana per 2-1 all’ultima giornata di campionato grazie ai gol al 71′ di Palanca (miglior marcatore della rosa con 11 reti) e all’89’ di Improta. Un successo che fece impazzire di gioia gli oltre 12.000 tifosi giallorossi accorsi a Reggio Emilia per trascinare i propri beniamini verso una massima serie che mancava da quattro anni (1971-1972).
Una promozione arrivata nonostante un girone di ritorno altalenante. L’esordio a Bergamo è amaro con una sconfitta contro l’Atalanta, da lì in poi però ben 16 risultati utili consecutivi. Nel girone di ritorno, invece, le Aquile del presidentissimo Nicola Ceravolo perdono di fatto il primo posto conquistato grazie all’ottima prima parte di stagione e portano a casa le otto vittorie che permettono ai giallorossi di chiudere al secondo posto nel campionato di Serie B alle spalle del Foggia: 45 punti frutto di 16 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte. Quell’undici titolare del Catanzaro è di quelli indimenticabili: Pellizzaro, Ranieri, Silipo, Vichi, Banelli, Arbitrio, Braca, Improta, Michesi, Nemo, Palanca.