L’ex laterale giallorosso in esclusiva a CalcioCatanzaro: “La programmazione è molto più importante di qualsiasi nome”
Dopo la Supercoppa, per il Catanzaro sarà tempo di programmazione. La Serie B diventa ogni anno più competitiva e la dirigenza giallorossa avrà il difficile compito di allestire un organico all’altezza della situazione. Una delle differenze più evidenti tra la C e la B è proprio la struttura dei giocatori: saranno indispensabili atleti “di gamba” e veloci.
Proprio come lo era ai suoi tempi Tommaso Dei. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioCatanzaro.it, l’ex laterale destro è dell’avviso che “in un gruppo squadra come quello del Catanzaro bastano pochi tasselli, ma mirati, per fare un buon campionato di B. Serve individuare quattro/cinque elementi che conoscono la serie cadetta o che si sono messi particolarmente in luce in C. Giovani interessanti come Benedetti del Bari e Berardinelli del Sudtirol, per fare due esempi. Quello giallorosso è un gruppo squadra già molto valido”.
La Serie B, si diceva, è un campionato molto lungo, “dove non ci sono squadre nettamente inferiori – continua Dei -. Il Brescia è uscito recentemente dalla zona retrocessione e il Sudtirol è attualmente quarto, a inizio anno ci si aspettava tutt’altro. Ecco, la programmazione diventa più importante di qualsiasi nome”. Giovedì si alzerà il sipario sui playoff di Serie C. “Mi sono piaciute diverse squadre. Molto forti Pescara, Cesena e Pordenone, ma la sorpresa potrebbe essere il Pontedera. E attenzione al Gubbio di Pierino (Braglia, ndr)…”.
Da procuratore sportivo, Dei spera di poter imbastire in futuro qualche trattativa con la società capitanata da Noto: “Mi sento spesso con Moro e Spader, spero di tornare presto da quelle parti. Catanzaro mi è rimasta nel cuore, certe emozioni ti restano dentro per sempre”.