Stefano Sorrentino non ha bisogno di presentazioni. Le quasi 400 presenze in Serie A non bastano per descrivere un personaggio che è stato leader, trascinatore e comunicatore. In campo e fuori. Brillante come quando si agitava tra i pali, è un apprezzato opinionista televisivo e studia per ritornare nel mondo del pallone. Le possibilità sono tante: dal direttore sportivo (il patentino ce l’ha) al procuratore sportivo fino all’allenatore dei portieri, con la sua nuova Academy pronta a girare in tutta Italia.
In questi giorni Sorrentino si trova a Lamezia Terme per seguire il corso UEFA GK B (organizzato dal Settore Tecnico Figc e dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio, con responsabile Piero Caliò – presidente provinciale Aiac Catanzaro – e docenti Vincenzo Di Palma e Alessandro Danti) che permette di allenare gli estremi difensori della Serie C e di tutti i settori giovanili, comprese le squadre Primavera. CalcioCatanzaro lo ha raggiunto in esclusiva per parlare del momento in casa giallorossa.
“Bisogna fare i complimenti al Catanzaro, dal presidente al ds fino all’allenatore, per come sta crescendo – le sue parole -. La programmazione è essenziale e lo dimostra l’ingaggio del mio amico Massimo Bava, che ha arricchito un organico già vincente. Bisogna prendere il modello Catanzaro e portarlo in giro: hanno stravinto il campionato di Lega Pro e stanno facendo un importante campionato in Serie B con budget ridotto rispetto a tutte le altre big”. Grandi meriti vanno al tecnico: “Il Catanzaro ha unità e principi e in questo è stato un fenomeno Vivarini. Variando gli interpreti, il gioco non cambia. E’ una squadra con una precisa identità e nelle ultime nove partite non avrà le pressioni delle big. Ha molte potenzialità per arrivare in alto”.
L’ingaggio di Bava, si diceva, è un segnale deciso per rinforzare il settore giovanile: “Ha un curriculum di tutto rispetto, a Torino ha vinto scudetti ed è stato anche in prima squadra. E’ un grande conoscitore di calcio, tutte le società vorrebbero averlo e in un contesto come quello del Catanzaro può fare solo bene. Il club giallorosso ha una margherita con petali tutti di categoria superiore”.
In chiusura non si può non parlare di Fulignati: “Lo conosco bene, me lo sono un po’ cresciuto a Palermo. Non mi stupisce il suo campionato, sta dimostrando di essere di categoria superiore. E’ bravo con entrambi i piedi e tra i pali è una sicurezza, nessuno gli ha mai regalato nulla e con il Catanzaro può arrivare in alto. Ma i giallorossi – conclude – sono al sicuro perché possono contare anche su Sala, un altro portiere molto bravo”.