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Catanzaro-Como 1-2, le Aquile pagano a caro prezzo due ingenuità: le pagelle

Vandeputte conferma il suo buon momento di forma, Verna e Petriccione sottotono

Perdere così fa sempre male, ma nessun dramma per il Catanzaro. I ragazzi di Vivarini pagano a carissimo prezzo due ingenuità difensive e si fanno rimontare dal Como (a cui vanno comunque riconosciuti tutti i meriti), ma restano stabilmente al quinto posto in classifica. Di seguito, le pagelle del match:

Fulignati 5,5 – Per due volte viene salvato dal palo, mentre sul gol di Gabrielloni avrebbe potuto fare meglio. Peccato per quell’assist incredibile per Antonini nel finale: un’immagine di bellezza calcistica straordinaria.

Situm 6 – Nel primo tempo prova a proporsi in avanti e aiuta con il solito sacrificio sulla fascia di competenza, finisce la gara da terzino sinistro. Non molla mai, ma poteva essere più efficace nella marcatura su Sala nell’azione che ha portato all’1-1. 

Scognamillo 5,5 – Sull’1-0 si perde Cutrone che lo grazia mandando il pallone sul palo. Si riscatta poco dopo con un buon recupero in scivolata su Gabrielloni. Per il resto del match tiene a bada come può i due attaccanti avversari.

Antonini 6 – Bravissimo in avvio di gara a chiudere su Gabrielloni lanciato a rete da Strefezza. Per il resto del match detta i tempi e gestisce il pallone con la solita personalità. Nel finale fa esplodere il “Ceravolo” con l’ennesimo splendido gol di testa, ma per sua sfortuna è in offside di qualche millimetro.

Veroli 5,5 – C’è il suo zampino nel gol di Vandeputte, ma si fa sovrastare da Gabrielloni in occasione dell’1-1. Deve vedersela con un cliente scomodo come Strefezza e complessivamente se la cava. (dal 30’st Oliveri s.v.)

Sounas 5,5 – Per sua sfortuna è coinvolto nella mischia che porta Da Cunha al gol del definitivo 1-2. Corre e combatte in mezzo al campo ma gran parte dei suoi scambi finiscono per essere intercettati dai lariani. Nella ripresa va vicino al pari con un tiro-cross totalmente fortuito. (dal 30’st D’Andrea s.v.)

Verna 5,5 – Soffre anche lui in mezzo al campo. Solito sacrificio ma pochi inserimenti e meno efficacia in fase di non possesso. Alla mezz’ora perde un pallone velenosissimo sulla trequarti che per poco non costa il gol, si riscatta nella ripresa opponendosi al tiro di Gabrielloni. (dal 42’st Donnarumma s.v.)

Petriccione 5,5 – Il play friulano ci ha abituato a prestazioni migliori. Nel primo tempo raddoppia costantemente su Strefezza ma col passare dei minuti, a causa del pressing asfissiante degli avversari, non riesce a trovare gli spazi giusti per liberare la giocata decisiva e il centrocampo ne risente. (dal 15’st Pompetti 5,5 – Entra in campo e prova a scuotere i suoi, ma dopo un minuto dal suo ingresso il Como raddoppia e la gara per lui si fa complicata).

Vandeputte 7 – Conferma il suo buon momento di forma con un’altra prestazione considerevole. Segna, con la complicità di Goldaniga, dopo una bella finta su Iovine e aiuta tanto in fase di non possesso. Un po’ più in ombra nella ripresa.

Biasci 5,5 – Riceve pochi palloni, complice un efficace lavoro dei difensori avversari, e si svena senza successo per trovare lo spunto giusto.Svaria su tutto il fronte offensivo, ma alla lunga si perde (dal 15’st Ambrosino 5 – Si impegna come sempre aiutando la squadra a salire, ma il match si fa via via più complicato e anche lui ne risente). 

Iemmello 5,5 – Inizia bene segnando un gol che viene annullato poi dall’arbitro per posizione di offside. Goldaniga e, nella ripresa, Barba lo limitano e lui finisce per sbagliare diversi passaggi. Ma il suo lavoro in fase di ricamo non manca mai.

Vivarini 6 – Como come la Reggiana. Male all’andata, idem al ritorno. Con i lariani, però, è stata delusione a metà. Perché nel primo tempo il Catanzaro aveva aggirato molto bene il pressing alto degli avversari riuscendo a guadagnare metri: il vantaggio di Vandeputte ha scatenato la reazione del Como che ha colpito un palo con Cutrone, ma i giallorossi hanno retto benissimo sfiorando anche il raddoppio. Nella ripresa il tandem Roberts-Fabregas ha adottato i dovuti accorgimenti e alzato ulteriormente la pressione, mettendo dentro gente d’esperienza come Barba e Baselli. Dalla sua, il Catanzaro ha pagato a carissimo prezzo due ingenuità difensive (un brutto dejà-vù) e solo gli ingressi di D’Andrea e Oliveri – a un quarto d’ora dalla fine – hanno dato nuova linfa alla squadra. Non è la prima volta che le Aquile cadono in casa con questo copione (si vedano i ko con Modena e Brescia), ma è giusto anche sottolineare i meriti di un Como davvero forte. 

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