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Cittadella-Catanzaro 1-2, le Aquile volano sempre più in alto. E Vivarini entra nella storia


Uno straordinario Iemmello trascina i giallorossi a una vittoria che resterà negli annali del club

Tre punti di platino per continuare a coltivare il sogno playoff. Il successo del Catanzaro al “Tombolato” porta la firma, indelebile, del suo capitano Pietro Iemmello. MVP della partita, trascinatore di un gruppo maturo e capace di espugnare uno stadio difficile contro una diretta concorrente per i playoff. Che ora sono il vero obiettivo delle Aquile. Di seguito, le pagelle del match:

Fulignati 7 – Pronti, via e il portierone giallorosso dopo un paio di minuti di gioco respinge miracolosamente con i piedi una conclusione ravvicinata in area piccola. Alla mezz’ora Baldini lo spiazza con un rigore perfetto. Poi nella ripresa compie un intervento magistrale sul tiro dalla distanza di Salvi. 

Situm 7 – Tanta corsa e sacrificio sulla sua corsia di competenza. Due chiusure provvidenziali (la prima su Pittarello, l’altra su Amatucci), determinante in difesa e propositivo in avanti con tanti cross. Vince il duello con un avversario non comodissimo come Carriero. Prestazione di grande sacrificio.

Antonini 6,5 – Il centrale brasiliano è già una garanzia. Gestisce bene gran parte delle situazioni e sceglie correttamente i tempi di uscita, limitando con decisione due avversari scomodi come Pittarello e Pandolfi. 

Scognamillo 5 – Se Antonini si rivela efficace, il collega di reparto soffre la pressione di Pittarello e Pandolfi. Alla mezz’ora il suo tocco di mani (dubbio) regala il penalty agli avversari, poi viene ammonito (salterà il Bari) e rischia addirittura l’espulsione. Giornata no per lui. (dal 1’st Miranda 6,5 – Personalità da veterano. Tiene bene l’area e non si fa intimidire dagli attaccanti granata. Macchia la sua più che sufficiente prestazione con un rinvio sbagliato che per poco costa il 2-2).

Veroli 6,5 – Si propone poco e aiuta più in fase di contenimento con il solito spirito di sacrificio. Il giallo gli costerà la partita di martedì contro il Bari. (dal 42’st Krajnc s.v.).

Sounas 6 – Un po’ in ombra. A inizio gara va in difficoltà su Carissoni e non riesce a rendersi pericoloso, combattendo comunque in mezzo al campo con la solita grinta. (dal 14’st D’Andrea 6 – Dal bel lancio in profondità per Brignola alla buona conclusione dal limite nel finale: diversi spunti e tanta grinta dallo “scugnizzo” giallorosso).

Petriccione 7 – Personalità, qualità, sostanza. Impeccabile nel dirigere le operazioni in mezzo al campo e nella gestione del palleggio, crea buone geometrie e si dimostra ancora preziosissimo in fase di non possesso. (dal 32’st Pompetti s.v.)

Verna 6 – Gli avversari lo pressano sporcando la manovra e lui non riesce a trovare gli spazi giusti. Cresce con il passare dei minuti, contribuendo a mantenere gli equilibri della squadra senza mai risparmiarsi.

Vandeputte 6,5 – In ombra nella prima parte di gara, cresce col passare dei minuti e a mezz’ora inoltrata si rende pericoloso con una conclusione dal limite. Suo l’assist da corner per il secondo gol di Iemmello.

Ambrosino 6,5
– Si impegna come sempre e tiene sotto pressione la difesa del Cittadella, svariando su tutto il fronte offensivo. Sua l’apertura per Situm nell’azione che porta all’1-0. Sfiora la gioia personale su un bel calcio di punizione deviato provvidenzialmente sopra la traversa da Kastrati (dal 32’st Brignola s.v.)

Iemmello 8 – Il valore aggiunto delle Aquile. Sblocca un match complicatissimo con un gol da cineteca, tra i più belli di questo campionato. Solita prestazione di grande intelligenza tattica e, nella ripresa, doppietta con un altro gol in torsione di pregevole fattura. Trascinatore. 

Vivarini 7,5 – Regalo più bello per lui non poteva esserci. Alla centesima panchina in giallorosso, la duecentesima della sua carriera tra i professionisti, ha centrato la sessantunesima vittoria. Traguardo che lo consacra come l’allenatore più vincente nella storia del club, superando una leggenda come Orlando Tognotti. Vincere sul campo del Cittadella non era impresa semplice e i primi minuti di gara lo hanno confermato. Ma i ragazzi di Vivarini, con maturità e cinismo, hanno saputo aggirare il pressing alto dei granata soffrendo e colpendo al momento giusto. Sapiente gestione del palleggio, sviluppo di gioco sulle fasce, cinismo e upgrade nei meccanismi difensivi: in questo modo il Catanzaro si è preso tre punti pesantissimi in ottica playoff che gli consentono di guardare ai prossimi impegni con la dovuta spensieratezza. Le Aquile possono continuare a volare in alto…

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