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Reggiana-Catanzaro, Aquile a corto di fiato e di idee: le pagelle

Non convincono le scelte iniziali di Vivarini. Verna e Sounas inefficaci

Cala il sipario sul 2023 del Catanzaro. Nel peggiore dei modi, perché al “Città del Tricolore” le Aquile incassano il terzo ko consecutivo (contro tre squadre che stanno sotto in classifica) e restano a quota 30 punti in classifica. A gioire è la Reggiana di Nesta, brava a imbrigliare i giallorossi che – eccezion fatta per l’occasione per D’Andrea e la punizione calciata da Ambrosino – hanno impensierito davvero poco la retroguardia granata. Di seguito, le pagelle del match: 

Fulignati 6,5 – Nella prima frazione salva i suoi con un intervento provvidenziale sulla conclusione a botte sicura di Gondo, praticamente incolpevole sul colpo di testa di Girma che decide il match.

Situm 5,5 – Si trova a che fare con un cliente scomodo come Girma, ma nel complesso – eccezion fatta per qualche pallone perso – si fa apprezzare per impegno e corsa. Deve ancora carburare per ritrovare il ritmo giusto. E’ lui a tenere in gioco Girma sull’azione del gol. 

Krastev 6 – Esordio assoluto in Serie B per il centrale bulgaro, che si rende protagonista di una prova sufficiente. Macchia la sua prestazione con la défaillance – condivisa con i compagni di reparto – sulla punizione che porta al gol. Da lui non ci si poteva aspettare nulla di più. (dal 17’st Krajnc 6 – Non commette errori particolarmente rilevanti e si spinge qualche volta in avanti. Il compitino, senza strafare).

Brighenti 6 – Limita in maniera decisa le iniziative di un cliente per nulla semplice come Gondo. Solito ordine da “ministro” della difesa, è lucido come sempre nel disimpegno e fa di tutto per contenere le iniziative degli avanti granata.

Scognamillo 6 – Stesse considerazioni del collega di reparto. Tiene a livello difensivo prima sulla sinistra, poi da centrale destro ed è sempre encomiabile per impegno e sacrificio: prova ne è l’intervento provvidenziale su Antiste lanciato in porta nel finale. 

D’Andrea 5,5 – Vivacità e brio sulla fascia destra, va subito vicino al gol (unica occasione di tutto il match per i giallorossi). Poi si spegne col passare dei minuti. Anche da lui è difficile aspettarsi di più. (dal 35’st Oliveri s.v.)

Verna 5 – Solito sacrificio ma pochi inserimenti e meno efficacia rispetto ai suoi standard. Ha certamente ancora bisogno di tempo per riprendere il ritmo dopo l’infortunio. Dopo un primo tempo anonimo e con tanti errori va in panchina. (dal 1’st Ghion 5,5 – Vivarini lo manda in campo per riequilibrare la mediana, ma non riesce a trovare gli spazi giusti per liberare la giocata decisiva e il centrocampo ne risente).

Pontisso 6 – Il Catanzaro, in gare del genere, dovrebbe tirare più da fuori area e lui ci prova senza successo. Non si fa notare per la giocata illuminante, ma per l’impegno che mette al servizio della squadra. (dal 37’st Stoppa s.v.).

Vandeputte 6,5 – Si dimostra, come sempre, tra i più brillanti ed efficaci nel pressing offensivo. Mette in mezzo parecchi palloni interessanti e va anche alla conclusione un paio di volte. A inizio ripresa viene chiuso da Szyminski e Marcandalli prima di entrare in area.

Sounas 5 – Il greco è apparso più in difficoltà rispetto agli altri per l’inedita posizione in campo da sottopunta. Corre e combatte in mezzo al campo ma gran parte dei suoi scambi finiscono per essere intercettati dalla rete della Reggiana. Meno incisivo rispetto ai suoi standard. (dal 1’st Biasci 5,5 – Cerca di far male alla retroguardia avversaria con qualche spunto in velocità, ma non gli riesce. Svaria come sempre su tutto il fronte offensivo, ma riceve pochi palloni interessanti e alla lunga si perde).

Ambrosino 6 – Giornata difficile per l’attaccante di proprietà del Napoli, che riceve pochi palloni giocabili e viene limitato in maniera efficace dalla difesa granata. Più efficace nella ripresa, quando chiama Bardi all’intervento felino sul suo calcio di punizione. Merita la sufficienza piena per l’impegno sul fronte offensivo. 

Vivarini 5 – Decide di stravolgere la formazione per “avere in campo gente fresca e motivata” e opta per tre novità assolute: esordio in difesa per Krastev, prima da titolare per D’Andrea e coppia inedita di centrocampo Pontisso-Verna. Il risultato è sostanzialmente fallimentare. Il primo tempo è una gara a scacchi, bloccata e giocata a ritmo lento con il Catanzaro che insiste sulla costruzione dal basso e prova a verticalizzare senza successo. La Reggiana, dalla sua, chiude bene gli spazi e punge in contropiede, arrivando sempre prima sulle seconde palle. Nella ripresa iniziano meglio le Aquile, che però tirano solo una volta – su calcio di punizione – verso la porta avversaria. Possesso palla sterile, lentezza nel trovare il varco giusto, errori in fase di impostazione, difficoltà nello scardinare la difesa avversaria: tutte componenti che evidenziano una stanchezza atletica. Le assenze sono pesanti, vero, ma non possono diventare un alibi. La sosta arriva nel momento più giusto per rifiatare e riflettere su soluzioni alternative. E il 2 gennaio inizia il mercato…

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