Catanzaro, Polito: “È rimasto chi ha grande voglia di lottare per la maglia”

Il direttore sportivo giallorosso in sala stampa: "Ci sono rimasto male per l'addio di Koutsoupias. Seck? Felice che sia rimasto con noi"

“Ci tengo a ringraziare coloro che sono andati via e hanno contribuito a portarci nella posizione di classifica attuale. Chi ha lasciato questo club lo ha fatto per trovare maggiore spazio altrove. Ma capisco le loro scelt e qui devono rimanere i ragazzi che hanno voglia di continuare a lottare per la maglia”. Il direttore sportivo del Catanzaro, Ciro Polito, ci ha tenuto in sala stampa a ringraziare per l’impegno profuso i giocatori che hanno lasciato il club giallorosso nella finestra invernale di calciomercato. “In particolar modo – ha proseguito – ringrazio Brignola. La sua decisione di lasciare questo club è stata combattuta fino all’ultimo. Era molto legato a questa piazza, ma è giusto che uno colga le opportunità. Gli auguro il meglio a lui così come a tutti gli altri che sono andati via. Ceresoli e Turicchia? Erano in rosa per fare i terzini, ma passando alla difesa a tre ovviamente hanno trovato poco spazio perché gli esterni offensivi diventano quinti. Ceresoli ha risposto presente quando chiamato in causa, mentre Turicchia non ha giocato mai ma non perché non ha meritato. Non è facile per un giovane giocare tante partite in un gruppo ben amalgamato come il nostro, bisogna accettare di mettersi a disposizione. A centrocampo ad esempio Pagano sta crescendo e si sta riservando sempre più spazio visto qualche assenza”.

Sulla cessione di Koutsoupias: “Non posso nascondere che ci sono rimasto male per il suo addio. Io l’avevo prelevato nonostante il suo grave infortunio consapevole delle sue potenzialtà, lo abbiamo aspettato ed è anche sceso in campo da titolare qualche volta. Lo ritenevo un calciatore importante vista la sua fisicità e le sue qualità per completare la rosa in mezzo al campo. Sono legato a lui professionalmente sia dal punto di vista tecnico che sotto l’aspetto umano. Volevo ridargli una seconda possibilità, ma non possiamo mettergli la croce addosso. Come società abbiamo fatto i nostri interessi, sabato sarà un nostro avversario ma non posso che augurargli il meglio perché è un bravissimo ragazzo”. Poi, sulla permanenza di Seck: “Demba è l’unico giocatore che è rimasto anche se sapevamo che sarebbe dovuto andare via. Ma non perché volevamo cederlo e né perché lui voleva lasciare il club. Era stato preso per giocare prettamente da esterno offensivo in un 4-2-3-1 e passando al 3-5-2 è stato sacrificato. Nonostante ciò però ci ha dato una grossa mano in determinate partite. Sono però contento che sia rimasto anche lui perché può essere un’arma in più per il rush finale”. Infine, sul Frosinone: “D’ora in avanti ci saranno gare sempre più difficili. Troveremo tutte le squadre con il coltello tra i denti e una di questa è proprio il Frosinone. A Bari non meritavano di perdere e andremo ad affrontare una squadra viva, quindi non sarà una passeggiata di salute”.

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