Sei gol subiti, appena cinque segnati, sei punti in classifica nelle prime sei gare. I numeri dicono che il momento è delicato. Parlare di crisi è oggettivamente prematuro, ma già a partire dalla trasferta di Salerno serve una netta inversione di tendenza. Tecnica e tattica, ma non solo. Caserta ha spesso battuto sul tasto della mentalità, di un approccio alla gara che in questo primo scorcio di campionato il Catanzaro sta sbagliando ripetutamente. Il problema è che, al di là dei moduli e degli schemi, dovrebbe essere proprio lui ad infondere nei giocatori la giusta determinazione. Ma al momento di frutti se ne sono raccolti pochi, anche perché la sensazione – ormai abbastanza chiara – è che il tecnico stia ancora inseguendo un’identità di gioco.
Il rischio, tuttavia, è quello di continuare a perdere terreno e Caserta è costretto a gestire il primo momento delicato da quando ha assunto la pesante eredità di Vivarini. Tocca a lui, per primo, ritrovare nervi saldi e tenere la barra dritta, anche perché per l’importante crocevia dell’Arechi non potrà contare sul suo capitano Iemmello: la risonanza magnetica ha evidenziato un problema al polpaccio destro che lo terrà fuori presumibilmente fino al match contro il Bari. Stesso fastidio – seppur di lieve entità – lo ha avvertito Situm che, così come Pontisso, dovrebbe saltare la prossima gara a scopo precauzionale.