Le Aquile non si possono permettere di andare piano per fare risultato, come sottolineato più volte da Vivarini, e contro il Como ne è arrivata l’ennesima dimostrazione con una sconfitta casalinga in rimonta sulla falsa riga di quella dell’antivigilia di Natale contro il Brescia e di quella maturata lo scorso novembre con il Modena. Davanti ai 12.075 tifosi assiepati sabato sugli spalti del “Ceravolo“, il Catanzaro è riuscito ancora una volta a giocarsela alla pari contro una big del campionato dopo la grande impresa sul campo della capolista Parma. Tuttavia, la prestazione dei giallorossi è stata diversa da quella vista al “Tardini” e dalle due facce: primo tempo impeccabile sotto tanti punti di vista in entrambe le fasi e ripresa assolutamente da rivedere figlia di un calo di tensione davvero inspiegabile anche a detta di Vivarini. Mantenere gli altissimi ritmi della prima metà di gioco era però complicato.
I giallorossi sono riusciti a disinnescare in maniera esemplare il pressing dei lariani nei primi 45′ giocando perlopiù nella metà campo offensiva e costruendo diverse palle gol, con il minimo indispensabile concesso agli avversari (solo il palo di Cutrone arrivato su un bel cross al volo di Iovine). È mancata però un po’ di precisione e di lucidità negli ultimi trenta metri, visto che si arrivava con facilità al limite dell’area comasca, per fare magari anche il secondo gol. Ma il rammarico principale è legato a quella dannata ripresa che ha portato le Aquile ad abbassarsi troppo e riattaccare la spina solamente nell’ultimo quarto d’ora con la beffa della rete in fuorigioco di Antonini. I ragazzi di Vivarini pagano a caro prezzo quella difficoltà a contenere le scorribande biancoblu della prima parte del secondo tempo e i due gol evitabili presi (Gabrielloni sfugge a Veroli in occasione del primo gol e Cutrone viene lasciato troppo libero di servire Da Cunha).
Ad ogni modo, come già accaduto nell’arco della stagione, Vivarini saprà fare tesoro in vista dei play-off dell’ultimo passo falso. Un ko che non intacca minimamente lo splendido campionato sin qui disputato. Il calo di tensione delle Aquile nel secondo tempo sarà un tema sulla quale lavorare durante la settimana per continuare a crescere. Come con il Como, il Catanzaro si è fatto rimontare anche in altre occasioni ed è sotto questo aspetto che bisognerà fare gli ultimi passi in avanti. Tempo, però, per i rimpianti non ce n’è: venerdì si torna in campo a Modena con l’obiettivo di non smettere di divertirsi e di alimentare l’irrefrenabile entusiasmo del popolo giallorosso che neppure al “Braglia” farà mancare il suo supporto. D’altronde le soddisfazioni da potersi togliere sono ancora tante a sei giornate dalla fine della Serie B.
