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Parma-Catanzaro 0-2, Vivarini: “Grande prestazione, abbiamo ancora voglia di stupire”

Il tecnico giallorosso: "Sono felice per i nostri tifosi. Vi svelo la chiave del nostro successo"

Una Pasquetta da sogno. Un altro scalpo eccellente nella grandiosa stagione del Catanzaro, che espugna 0-2 il “Tardini” (dove il Parma non perdeva da più di un anno) e consolida il quinto posto in classifica. Una rivincita bella e buona di Vivarini dopo lo 0-5 dell’andata: “Per me è una vittoria contro una grande squadra – ha detto il tecnico in sala stampa al termine del match -. Sono felice per i tifosi che anche oggi nel lunedì di Pasqua sono venuti in tantissimi, dimostrando l’affetto per la squadra. Abbiamo fatto una partita di alto livello sia per noi stessi sia per i nostri sostenitori. Da sessant’anni non si vinceva a Parma e ci fa enormemente piacere”.

Il tecnico giallorosso svela la chiave del match: “La partita dell’andata ci ha fatto capire che dovevamo metterci tante attenzioni in più. I ragazzi si sono adattati alle difficoltà del campionato, tant’è vero che la partita l’abbiamo studiata così come è andata. Siamo stati anche aiutati dalla sorte, perché il Parma ha avuto diverse situazioni per accorciare il risultato, ma sono stati molto bravi i nostri giocatori a interpretare questa partita: non hanno giocato come sono abituati a fare, cioè dominando il campo nella metà campo avversaria, ma abbiamo optato per un’altra tipologia di lavoro e cioè occupare il campo diversamente per non concedere spazi e non concedere spazi in profondità. Abbiamo avuto degli accorgimenti importanti quest’oggi: ci sono state un paio di situazioni nella metà campo avversaria da gestire meglio, ma siamo stati molto concentrati nel non farci prendere il tempo dalle loro accelerate. Se fossimo andati in pressione alta ci avrebbero potuto fare male, quindi abbiamo preferito lasciare a loro la costruzione e restare bassi. In fase di possesso palla, invece, abbiamo lavorato molto con i vertici”.

Sull’avversaria: Il Parma è primo meritatamente perché ha dei giocatori forti. Oggi quando li vedevo accelerare pensavo ‘Mamma mia, questi hanno il motorino!’. Sono forti, ma anche molto organizzati in fase tattica. Il Parma lavora molto bene, come ha fatto all’andata quando ci aspettava sulla trequarti, ed è difficile fargli gol in fase di sviluppo. Dove invece potevamo spostarli era sulla costruzione molto bassa da parte nostra facendoli girare in ampiezza: loro lì sto sfaldano un po’ e perdono equilibrio. Abbiamo lavorato su tutte le uscite in zone basse del campo limitando moltissimo gli spazi e le giocate del Parma”.

E ancora: “Ci aspettavamo che il Parma venisse ad aggredirci un po’ più alti. All’inizio giocava con linea difensiva di reparto, noi lo sapevamo e trovavamo i nostri mezzi per trovare lo spazio per le giocate. Poi loro sono venuti uomo contro uomo sui vertici e lì siamo andati in difficoltà perché dovevamo ricercare di più la profondità. Nella ripresa abbiamo perso un po’ di forza, dovevamo riproporci meglio in alcune zone alte di campo. Il primo gol è stata una nostra azione classica e in quell’azione c’è tutto quello che volevamo fare oggi, cioè tenere il Parma nella nostra metà campo e attaccarlo sulla loro linea difensiva perché loro di scappata vanno un po’ in difficoltà. Poi sul calcio d’angolo abbiamo lavorato bene”.

Situm tra i migliori in campo: “E’ un giocatore straordinario e in queste partite si esalta. Sente sempre le competizioni e oggi ha messo quel piglio che gli ha fatto fare una grande prestazione. Ma oggi la squadra ha commesso pochissime sbavature”. Questa stagione è una rivincita personale di Vivarini: “Il calcio è questo e lo accetto. Ho tante amarezze nella mia carriera: sono sempre stato un allenatore propositivo e con l’intento di razionalizzare quello che deve accadere in campo. Anche oggi abbiamo visto una squadra che ricercava una certa tipologia di gioco in fase di possesso palla. Sappiamo il calcio come va in Italia: è una questione d’immagine, di direttori, di procuratori. Accetto molto volentieri tutto quello che è stato”. Nel cammino del Catanzaro sono state salutari le sconfitte all’andata con Parma e Como: “Ci hanno insegnato tante cose e ora la squadra sa cosa deve fare, come venirne fuori sia quando tiene palla sia quando la perde. Dove vogliamo arrivare? Guardiamo partita per partita perché abbiamo una città che vive di questo sport. Siamo partiti con tanti dubbi all’inizio, siamo una neopromossa, ma la squadra ha voglia di stupire. Prima della partita ci siamo detti ‘Divertiamoci e cerchiamo di stupire tutti’.

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