“E’ stata una settimana di lavoro intenso. La gara contro il Palermo ci ha dato diversi spunti per rivedere alcuni aspetti tattici. Noi di solito lavoriamo soprattutto su ciò che sbagliamo, mentre dopo l’ultima gara abbiamo rivisto con attenzione ciò che ha funzionato. Siamo tornati a ragionare nel modo corretto e sono contento soprattutto per i miglioramenti sotto l’aspetto dell’applicazione. Ho rivisto i ragazzi vivi col Palermo e sono fiducioso”. Vivarini appare pieno di speranze in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro lo Spezia. Nel girone d’andata, i bianconeri sono stati travolti al “Ceravolo” ma al “Picco” sarà una partita diversa: “Affronteremo una squadra di livello assoluto e di categoria superiore. Vengono da una vittoria con il Pisa che gli ha fatto prendere consapevolezza e quindi ci sarà da battagliare perchè ci aspetta un girone di ritorno pazzesco. Non abbiamo incontrato lo stesso Palermo di due mesi fa e anche lo Spezia sarà diverso rispetto a quello di inizio stagione. Bisognerà d’ora in poi essere più bravi di prima”.

Poche parole sul calciomercato: “Ci sono state cinque uscite e due entrate. Prendiamo atto di questo, non ho niente da aggiungere. Katseris? Il mio obiettivo è valorizzare i giocatori e sono contento del lavoro svolto con lui”. Sulle difficoltà riscontrate lontano dal “Ceravolo”: “Potevamo fare meglio contro Reggiana e Feralpisalò, non siamo soddisfatti di quelle gare. Bisogna farne tesoro e cercare di spingere ancora questi ragazzi a dare il massimo. Mi sento di fare anche un appello alla tifoseria. Dobbiamo restare uniti per dare entusiasmo alla squadra. In Serie B ci sono società con budget spropositati e noi solo se restiamo vicini ai ragazzi possiamo toglierci delle soddisfazioni”.

Brighenti salterà la trasferta di La Spezia per squalifica, ma Vivarini non si scompone sul sostituto: “Antonini è un ragazzo predisposto al nostro tipo di lavoro e deve solo entrare nei nostri meccanismi proprio come Petriccione. Abbiamo anche Miranda che sta migliorando, viene da una Primavera e ha qualche problema rispetto agli altri ma ha potenzialità da giocatore di A. Si giocano entrambi il posto e  chiunque sceglierò farà una grande partita”.  Infine, sulla Panchina d’Oro della Serie C: “E’ un riconoscimento molto prestigioso per un allenatore. Mi hanno votato altri tecnici e questo mi riempie d’orgoglio. Il premio è merito anche del lavoro svolto da questa società. A Coverciano ho ringraziato in particolare la città di Catanzaro, la tifoseria è stata il vero motore di motivazione per staff e giocatori”.