Il dirigente bergamasco dalle colonne della Gazzetta del Sud: “Sono sicuro che riusciremo a giocare dall’inizio al Ceravolo”
“Quando diciamo che siamo approdati nel calcio che conta, un significato c’è”. Diego Foresti ha rinnovato il suo contratto con il Catanzaro e sarà il direttore generale delle Aquile giallorosse anche in Serie B. Dalle colonne della Gazzetta del Sud, il dirigente bergamasco ha sottolineato la sua riconoscenza verso la società: “Sono onorato e orgoglioso di questa riconferma da parte di una proprietà che è difficile trovare nel mondo del calcio, è molto seria, solida, attenta, oculata: si lavora con estrema tranquillità. Dai Noto ho imparato molto, il presidente è come un fratello maggiore, dal canto mio penso di essere riuscito a trasmettere qualcosa sul piano calcistico”.
Smisurato oramai il suo amore per la città dei Tre Colli: “L’ospitalità e l’amore della gente fin dall’inizio sono le cose che mi hanno più colpito. Mi sento un uomo del Sud più che del Nord, il mio carattere mi ha aiutato a inserirmi e farmi voler bene. Il piatto preferito? Il morzello mi piace, ma preferisco il soffritto. Il primo anno ho vissuto a Soverato, da due sono a Lido, dove c’è un ristorante che di fatto ha sostituito casa, però amo anche salire nel centro storico, frequentare i bar, i ristoranti e corso Mazzini, si respira un’aria che ti fa sentire ancora più protagonista”.
Dalla Serie C alla cadetteria “cambiano tante cose, già fra i tesserati con al massimo 18 calciatori over, il minutaggio sui giovani anche dall’estero che in C non esisteva: regolamenti che possono portare frutti alla società – spiega il dg –. Più sali di categoria, più blasone c’è, quindi ci confronteremo con piazze importanti, forse il Cagliari e il Parma, magari la Samp. Insomma, andremo in città e stadi di un certo livello, sarà sicuramente emozionante e abbiamo l’obbligo di riorganizzarci per essere all’altezza”.
Ambiziosi ma sempre con i piedi per terra, sul modello delle attuali neopromosse Bari e Sudtirol: “Sono convinto che non bisogna mai sentirsi arrivati, dunque sto già valutando cosa hanno fatto e stanno facendo le società abituate a queste categorie, prendere ispirazione mi piace. C’è sempre un mix fra le mie idee, quelle del presidente e ciò che possiamo captare in giro. Quando sono arrivato c’era tanto lavoro da fare e ce n’è ancora, sul piano strutturale e organizzativo il miglioramento è stato notevole, in B è necessario perfezionarsi”.
Cruciale per l’intero ambiente sarà l’adeguamento del Ceravolo: “Nell’ultimo mese ho trovato un’ottima collaborazione col Comune, che eseguirà gli interventi, molta disponibilità dal sindaco Fiorita all’assessore Scalise fino al dirigente Laganà e ai loro collaboratori. Stiamo lavorando bene cercando di ottimizzare i tempi, che sono l’unico problema, ma sono sicuro riusciremo nell’intento di giocare dall’inizio al “Ceravolo”.