Cinque reti e quattro assist. Anche in Serie B, Jari Vandeputte si sta confermando determinante per le sorti del Catanzaro. Senso di attaccamento alla maglia e passione per le sorti giallorosse, unite a un carisma da trascinatore in campo: “Non giocherei in nessun’altra squadra – ha detto l’esterno belga in un’intervista al Corriere dello Sport – Con tutto il rispetto, noi giochiamo il calcio più bello e non mi vedrei altrove. Alcune cercano di giocare come noi, ma noi lo sappiamo fare in maniera diversa”.
La svolta della sua carriera con Vivarini: “Lo ringrazio molto, mi ha chiesto un gioco più offensivo, permettendomi di arrivare davanti alla porta. Grazie a lui i miei numeri sono cresciuti, insieme a lui c’è anche uno staff molto preparato che sa sempre cosa fare. Vivo sempre un buon momento, cerco di migliorare personalmente e con la squadra, le cose ci stanno riuscendo bene anche in una categoria superiore. Non sono un attaccante ma un centrocampista offensivo e voglio continuare a farlo dando il mio contributo tra gol e assist”.
Le petit diable conferma di star vivendo “un buon momento, cerco di migliorare personalmente e con la squadra e le cose stanno riuscendo bene anche in una categoria superiore”. L’obiettivo primario del Catanzaro resta la salvezza e la prossima, importante, tappa è il Del Duca di Ascoli: “Molto impegnativa, complicata. Loro sono in un periodo negativo e cercheranno di uscirne, faranno di tutto per darci fastidio. Tutti vogliono vincere ma loro hanno maggiore pressione e questa sarà una difficoltà in più per noi. Serve la massima concentrazione per fare punti”.
La partita che Vandeputte vorrebbe certamente dimenticare è quella “in casa contro il Parma, lo 0-5 è stato esagerato, vorrei cancellarla anche se ci ha insegnato tante cose e dopo di allora abbiamo sistemato alcune situazioni, cosa che ora si sta vedendo”. Il legame con Catanzaro è ormai saldo: “Questa città e questi tifosi mi hanno accolto benissimo in un momento difficile della mia carriera, avverto continuamente il loro affetto che non avevo mai sentito da altre arti. Poi c’è un bel clima, il mare, insomma tutto per fare bene.
Il belga ha un sogno nel cassetto: “Il mio obiettivo sarebbe giocare in serie A . Lavorando duro potrei farcela. Arrivare nella mia nazionale poi è un sogno, non è facile perché ci sono tanti giocatori giovani e molto forti, ma mai dire mai, può succedere tutto, potrebbe essere più facile se arrivassi in A”. Infine, la profezia sul campionato del Catanzaro: “La stagione finirò con la salvezza, la cosa più importante”.