“Abbiamo lavorato in maniera intensa sui nostri principi di gioco al di là degli interpreti e del modulo che utilizzeremo. Sin dal primo giorno eravamo consapevoli assieme al mio staff di dover lavorare con un gruppo che già conosce determinati concetti. Potevamo svolgere qualche amichevole in più per ricavare qualche spunto maggiore, ma abbiamo lavorato bene e siamo soddisfatti”. Alberto Aquilani appare ottimista in conferenza stampa a due giorni dal primo impegno ufficiale del nuovo Catanzaro, valido per i trentaduesimi di Coppa Italia e in programma (venerdì 15 agosto con fischio d’inizio alle ore 18:30) al Mapei Stadium con il Sassuolo. Un banco di prova affascinante che suscita non poca curiosità nei tifosi giallorossi: “Inizia adesso il confronto vero che ci dirà a che livello siamo. Non vediamo l’ora di giocarci le gare ufficiali per fare valutazioni approfondite su ciò alla quale lavoriamo ogni giorno. I giovani sono un po’ più spigliati durante gli allenamenti e la pressione della partita è diversa. Sarà un test importante e utile”.
A Reggio Emilia senza alcuna paura: “Il Sassuolo è una squadra di Serie A con ambizioni diverse dalle nostre, ma vogliamo giocarcela con le nostre carte. Mi aspetto una squadra coraggiosa. I ragazzi dovranno affrontare la partita con personalità e umiltà, consapevoli di dover soffrire anche le qualità di avversari di categoria superiore. Ma ciò non deve frenarci e la squadra dovrà confrontarsi con il giusto spirito”. Sull’ultimo acquisto Liberali: “Penso possa esprimersi meglio dentro il campo. Non è un esterno puro di forza e accelerazione ma è più abile nello stretto. Ci si aspetta tanto da lui e si è presentato con il piglio giusto dopo un trasferimento che ha fatto un po’ rumore. Sta bene e potrebbe anche giocare. Aspetteremo però la fine del mercato per trarre le prime conclusioni su di lui e anche su tutti gli altri giocatori”. Poi, sul calciomercato: “Pompetti è una perdita importante per noi perché aveva delle caratteristiche diverse dagli altri centrocampisti e faceva parte di un gruppo che dava determinate certezze. Dovrà prendersi tutto il tempo per recuperare al meglio dall’infortunio. Stiamo già cercando un ragazzo in quella posizione. Si potrebbe intervenire in entrata anche nel ruolo di esterno, ma ciò dipenderà anche dalle uscite”.
Il nodo da sciogliere in uscita è quello legato a Biasci: “Deve rivelarci le sue intenzioni. Lo stimo e sarei contento nel caso in cui decidesse di rimanere. Ma deve trasmettermi la voglia di far parte di questo progetto. Altrimenti servirà intervenire in quel reparto”. Su capitan Iemmello: “Lo vedo responsabilizzato, dentro la causa e partecipe alle due fasi. Ha delle conoscenze tecniche e di gioco che nessuno possiede in questa squadra. Dovremo sfruttare al meglio le sue qualità dentro e fuori dal campo”. La concorrenza interna dovrà essere folta come desidera Aquilani: “Voglio giocatori che lottino per un posto da titolare. Frosinini e Favasuli stanno spingendo forte in ogni allenamento per la corsia di destra. Scenderà in campo sempre chi viaggia più forte e chi mi dimostra di aver più fame degli altri”. Il nuovo Catanzaro non si prefissa obiettivi a lungo termine: “Questa piazza è diventata credibile grazie ai risultati che ha ottenuto e al gioco che ha espresso negli ultimi anni. L’asticella si è sempre alzata nel corso del campionato. Sono arrivati 12 ragazzi, otto di questi under, e c’è una filosofia diversa rispetto a prima. Ci sono delle incognite, ma c’è anche l’entusiasmo di volersi giocare tutte le partite a viso aperto senza paura. Non ci fissiamo obiettivi, ma cerchiamo sempre di fare soltanto la partita migliore degli altri per portare a casa i risultati”. Infine, sul calore del tifo giallorosso: “Mi ha colpito fino ad un certo punto la grande passione che si respira per questa squadra in città e in giro per l’Italia. L’attaccamento a questa maglia è raro, vedo questa partecipazione attiva della gente e spetterà a noi spingere il pubblico a darci quella spinta di cui abbiamo bisogno”.