“L’euforia post-derby è stata smaltita e adesso ci aspettano otto impegni complicati da affrontare pensando una gara alla volta”. Fabio Caserta non guarda troppo al futuro alla vigilia di Modena-Catanzaro, gara valida per la trentunesima giornata di Serie B. “Domani incontreremo una squadra forte al di là della classifica che non tendo a guardare – ha proseguito -. Possiedono individualità di grande livello in tutti i reparti. Non stanno attraversando un momento positivo, ma in casa danno quel qualcosa in più e noi dovremo mettere da parte quanto fatto finora per cogliere il massimo da questa partita. Ci faremo trovare pronti. Palumbo? È uno dei giocatori più determinanti dell’intera categoria e bisognerà essere bravi a limitare lui e anche i suoi compagni”. Al ‘Braglia‘ senza Pontisso: “Ilie, Pagano e Coulibaly stanno bene e possono sostituire Simone. Hanno tutti caratteristiche differenti rispetto a Pontisso. Farò le mie valutazioni in funzione della partita”.
Testa ai play-off dopo aver archiviato il discorso salvezza: “L’obiettivo iniziale di consolidare la categoria è stato raggiunto così come quello di vincere il derby a cui tutta la tifoseria teneva tanto. Ora non possiamo nasconderci e dobbiamo alzare l’asticella senza guardare la classifica. Quando le responsabilità aumentano il gioco si fa più duro. Questa squadra deve continuare a portare a casa i risultati attraverso le prestazioni. A Cremona non è stato un caso che è arrivata la sconfitta dopo una brutta prova”. Sulle condizioni di Compagnon: “Non ha più alcun fastidio al ginocchio, ma non ha ancora il ritmo gara. Si è allenato con continuità in settimana e può essere utile a partita in corso”. Infine, sul settore giovanile: “Durante la sosta ho portato in prima squadra alcuni ragazzi dell’U17 dato che la Primavera era impegnata in un match importante che ha decretato poi la vittoria del campionato. Questi ragazzi si sono comportati alla grande e ho voluto premiarne uno con la convocazione per la gara di domani. Non è pronto per giocare, ma può fargli bene respirare l’aria della prima squadra”.