“Noi siamo il Catanzaro, una società umile che ha creato qualcosa con questi ragazzi. Abbiamo il capocannoniere della Serie B, noi non possiamo prendere il Lapadula di turno. Gli altri hanno fatto la corsa per prendere il Iemmello di turno, noi dobbiamo fare un calcio oculato e non il fantamercato. Mi tengo stretti questi ragazzi che stanno onorando il loro impegno, in questo mercato non avevamo bisogno di granché”. È quanto ha detto Ciro Polito nel corso di una conferenza stampa organizzata all’indomani della chiusura del mercato.
“La proprietà rispetta i ruoli e per me è assai importante – ha aggiunto il direttore sportivo giallorosso -. Sono contento di far parte di questa società, perché con la confusione non si raggiunge niente. Si può avere speranza solo con l’equilibrio: abbiamo un direttore generale competente e preparato, abbiamo un bel team”. Un bilancio sul mercato appena concluso: “La lista over ha 17 giocatori, ma abbiamo più di due giocatori per ruolo. Se quella lista si può riempire bene, ma per ora stiamo bene così. In estate, tra mille cose da fare, non è stato semplice e quindi ho osato con gli acquisti. La rosa andava un po’ sfoltita, non avevamo molto da fare: l’obiettivo era un quinto e l’abbiamo raggiunto a metà mercato. Poteva capitare qualche opportunità, ma non ce ne sono state e diamo fiducia a questi ragazzi nella speranza di poter raggiungere quanto prima la salvezza. In questo mercato – ha detto – abbiamo guardato al futuro, prendendo un ragazzo di prospettiva che da questa estate potrebbe inserirsi nel gruppo. Credo che in questa categoria bisogni portare un po’ patrimonio alle società. Dobbiamo essere orgogliosi di avere la famiglia Noto, che sta portando risalto a questa società: grazie a loro, i ragazzi si trasferiscono volentieri qui”.
Sui singoli: “Abbiamo preso Verrengia per cercare di creare più giocatori di proprietà possibili. In C ci sono giocatori bravi, tipo Pietrelli della Feralpisalò che stavamo seguendo. Sono andato vicino a Tonoli, ma se poi si crea un’asta non ci va bene. Quagliata? Mi aspettavo questo inizio da parte sua, sapevamo che poteva rappresentare il profilo ideale per noi. Era l’obiettivo numero uno e l’abbiamo centrato. La scommessa vinta? Tutti mi dicono Bonini. Viene dalla C e ha già fatto cinque gol, lui risalta di più perché diventa un patrimonio per questa società. Ma io sono orgoglioso di tutti i ragazzi, sia dei nuovi arrivi sia dello zoccolo duro”.
Sul taccuino di Polito non c’erano attaccanti: “Abbiamo Iemmello, che è il capocannoniere, e altri tre giocatori con caratteristiche diverse. Biasci ha fatto bene, anche se quest’anno ha fatto meno gol. Pittarello non ha ancora segnato, ma ha portato tanta sostanza, mentre La Mantia è un centravanti di grande rispetto ed esperienza in stile Pavoletti. A prenderne un altro avremmo dovuto cacciare uno dei nostri”. Il ds dice apertamente chi potrebbe diventare una risorsa al pari di un nuovo acquisto: “Buso, Compagnon e Pittarello finora hanno avuto poco spazio, ma possono dare ancora tanto. Buso, quando è stato bene, si è rivelato un’arma in più. Compagnon è un altro giocatore forte che ci porterà tanti gol. Ilie lo inseriremo a breve, mentre Pagano sta crescendo. I ragazzi si allenano bene e migliorano”.