“Dalle cadute importanti verranno delle grandi soddisfazioni, ora più che mai tutti insieme”. Scriveva così Alfredo Donnarumma in un post sui social lo scorso 6 novembre. Due giorni prima, in uno scontro di gioco con un calciatore del Modena, l’attaccante del Catanzaro aveva rimediato la rottura del setto nasale. Dopo qualche settimana una nuova “iattura” con l’infortunio a un polpaccio che lo ha tenuto fuori per lungo tempo.
Da allora il centravanti campano ha racimolato ben pochi minuti in campo, con in mezzo una parentesi da partente nella sessione invernale di mercato e l’esplosione di Ambrosino che ha contribuito ulteriormente a relegarlo ai margini della squadra: ora che proprio l’attaccante di proprietà del Napoli ha terminato anzitempo la stagione (LEGGI QUI), Vivarini si attende una risposta concreta dal suo numero 99.
Un piccolo segnale in tal senso era arrivato nel finale del match con il Venezia, quando si è procurato il rigore decisivo con un’astuzia che possono vantare solo giocatori esperti come lui: “Mi ha fatto divertire in passato, l’ho avuto nella sua gioventù e a metà carriera. Ha un’intelligenza e una qualità in area di rigore che ce ne sono pochi come lui”, ha detto Vivarini al termine della partita.
La sua esperienza sarà fondamentale in questo finale di stagione. E le motivazioni saranno altissime: venerdì 10 maggio al “Ceravolo” arriverà la Samp che lo aveva sondato a gennaio, mentre nel turno preliminare il bomber 33enne potrebbe incontrare il Brescia con cui nel recente passato ha fatto la storia. Il Catanzaro conta su di lui. Anche perché due gol, seppur pesanti, sono poca roba per uno che ne ha segnati a valanghe in cadetteria.