Catanzaro, carattere e personalità: le buone indicazioni dall’esordio stagionale

Il cantiere giallorosso è ancora aperto e soltanto con il passare del tempo si potranno raccogliere i primi frutti di quanto seminato

È arrivata una sconfitta al Mapei Stadium di Reggio Emilia e la conseguente eliminazione del Catanzaro dalla Coppa Italia, ma la partita non è stata povera di spunti per Alberto Aquilani dinanzi a un avversario di categoria superiore come il Sassuolo. C’è ancora tanto da migliorare e in sede di calciomercato si cercherà di sopperire ad alcune carenze d’organico (su tutte un sostituto di quantità e qualità dell’infortunato Pompetti), ma l’atteggiamento della squadra su volontà del proprio allenatore è sembrato chiaro. Perché i giallorossi hanno cercato di giocarsela a viso aperto sin dal primo minuto – nonostante gli inevitabili momenti di difficoltà in cui ci si è dovuti compattare sotto la linea del pallone – tenendo in bilico il discorso qualificazione fino alla fine e creando più di qualche problema ai neroverdi nella ripresa dopo il passaggio al 4-4-2 con un attaccante di peso come Pittarello e un esterno di accelerazione come D’Alessandro. L’inizio è stato timido, ma piano piano le Aquile sono riuscite a sciogliersi mettendo dentro il campo tutti quei concetti alla quale si è lavorato durante l’ultimo mese.

L’impostazione dal basso richiesta ai difensori, il pressing alto, l’occupazione degli spazi e la ricerca del dominio del gioco sono stati principi ben visibili in occasione della sfida di Reggio Emilia. Gli errori non sono mancati e sono stati anche diversi soprattutto in fase di impostazione e per quanto riguarda le transizioni, ma il carattere e la personalità vista nella ripresa al cospetto di una squadra con qualità di livello assoluto lascia ben sperare in vista dell’inizio del prossimo campionato di Serie B. Se la Coppa Italia non era una delle priorità in casa giallorossa, nonostante la voglia di misurarsi e valutare i progressi fatti dal ritiro ad oggi, da domenica si inizierà a fare sul serio. Servirà maggiore cattiveria da parte in particolare dei talentuosi giovani presenti in rosa e velocizzare il processo di inserimento dei nuovi. Il percorso intrapreso sarà lungo e non privo di difficoltà come è inevitabile che sia dopo aver svecchiato e non poco la rosa stravolgendo il vecchio progetto tecnico. Ma la parola chiave in casa Catanzaro dovrà essere pazienza. Il cantiere giallorosso è ancora aperto e soltanto con il passare del tempo si potranno raccogliere i primi frutti di quanto seminato per creare una chiara e vincente identità di gioco che possa gettare delle basi solide per il futuro.

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