Catanzaro-Bari, un duello destinato ad accendersi per la seconda estate di fila. Dopo lo scambio di direttori sportivi e i numerosi intrecci di un anno fa, le due società sono destinate a vivere un’altra sessione di mercato bollente. Tutto è iniziato nella seconda settimana di giugno, quando Caserta ha comunicato al Catanzaro la volontà di non proseguire in giallorosso: in quei frangenti, il club di De Laurentiis aveva già avviato il casting per la panchina e tra i nomi sul taccuino c’erano anche Aquilani e Abate. La storia la conoscono tutti: la dirigenza del Catanzaro (dopo aver sondato, tra gli altri, l’ex terzino del Milan) ha virato con decisione sul tecnico romano, mentre Caserta ha sposato la causa del Bari.
Ora il mercato, che apre ufficialmente martedì 1 luglio. Il tecnico melitese, oltre a Scognamillo (legato al Catanzaro da un contratto fino al 2026), ha messo nel mirino tre giocatori che il Catanzaro ha deciso di non riscattare: si tratta di Cassandro, Pagano e Quagliata. Per tutti loro Polito si è riservato di ridiscutere gli accordi con i rispettivi club di provenienza, ma un discorso a parte lo merita l’affaire Pagano: con la Roma era stato raggiunto un accordo per l’acquisizione a titolo definitivo dopo la finestra dei riscatti, ma il Bari si sarebbe messo di traverso chiedendo informazioni all’entourage del ragazzo. Il club pugliese si è inserito anche nella corsa a Papetti e Vavassori, tra i primi obiettivi del Catanzaro. Il duello di mercato è appena iniziato.