Catanzaro, Aquilani: “Sfida difficile, ma sono pronto a ripagare la fiducia della società”

"Voglio una squadra identitaria, aggressiva e propositiva. La nostra mentalità sarà quella di vincere tutte le partite senza porci limiti"

“Era un matrimonio che si doveva fare e mi verrebbe da dire scusate il ritardo”. Alberto Aquilani si presenta così in conferenza stampa come nuovo allenatore del Catanzaro. Un anno fa era stato contattato per sostituire Vivarini e adesso prenderà il posto di Caserta: “L’anno scorso non sono venuto perché avevo bisogno di staccare un po’ la spina. Avevo delle offerte ma ho preferito restare fermo. Sono in qualche modo legato a questa squadra da due anni, l’ho seguita ma senza un secondo fine. Quando mi hanno contattato nei giorni scorsi ero convinto fosse il momento giusto. Questa piazza è rara, sono molto felice dell’opportunità che mi è stata data. Ringrazio la società e voglio ripagare la loro fiducia con i risultati”. Sugli ultimi mesi di stop: “Sono stati molto importanti per me. Ho avuto tempo per documentarmi e analizzare alcuni errori che ho commesso. Ho studiato tanti allenatori che mi piacciono ed è stato un anno per me formativo”.

“Questa sfida è difficile – ha ammesso Aquilani – il Catanzaro fa ottimi campionati da due anni e non è facile ripetersi. Ma credo fortemente che abbiamo tutti gli strumenti per fare bene e non voglio pormi limiti. Faccio questo lavoro per ambire ai livelli più alti e non per scaldare una poltrona o per accontentarmi. Ho una grande passione che mi porta a dare il massimo giorno dopo giorno”. Poi, sui suoi principi di gioco: “Vorrei che la mia squadra fosse identitaria, aggressiva e propositiva. Deve essere capace di leggere i momenti della partita e ognuno di noi deve credere in ciò che facciamo per rifugiarci nei momenti di difficoltà nei nostri principi. Servono determinate caratteristiche fisiche e tecniche per il calcio che piace a me. Bisogna andare forte, ma quando ci sarà da difendersi dovremo farlo bene così come dovremo essere abili ad andare in verticale quando ne avremo la possibilità. Non ho visto una qualità eccelsa nell’ultima Serie B. Ma in un campionato di questo tipo serve tanta concretezza. La nostra mentalità sarà quella di vincerle tutte”. Sull’incognita modulo: “Possiamo giocare a tre o quattro, la rosa verrà costruita per fare più moduli. Sceglieremo la formazione migliore anche in funzione del nostro avversario”.

“L’allenatore Aquilani e il calciatore sono due persone diverse – afferma il tecnico romano – Si tratta di due mestieri completamente differenti. Ho giocato in diversi club con grandi allenatori e compagni. Ognuno di loro mi hanno dato qualcosa e durante la mia carriera da allenatore mi porto con me un bel bagaglio di esperienza”. Aquilani raccoglierà l’eredita lasciata da Caserta: “Caserta è un allenatore preparato che è stato capace di fare un gran campionato con la squadra. Non mi piace fare paragoni con altri allenatori, c’è chi sceglie di difendersi con un baricentro più basso e chi lo fa qualche metro più avanti. Il suo lavoro è stato straordinario e mi lascia una squadra dalla quale tutti hanno aspettative molto alte. Vedo tanti pregi e ci saranno sicuramente anche delle cose da migliorare”. Infine, sul calore della città di Catanzaro: “Mi piace il calore che emanano qui i tifosi. Mi nutro della pressione delle piazze in cui vado, mi invitano a dare quel qualcosa in più”.

(immagine in evidenza tratta dai canali ufficiali dell’Us Catanzaro)

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