Senso del gol e attaccamento alla maglia: Biasci è ancora uno dei simboli del Catanzaro

L'attaccante toscano ha preso parte da assoluto protagonista alla rinascita giallorossa degli ultimi anni diventando col tempo un vero e proprio idolo della piazza

Un inizio ricco di difficoltà per poi chiudere il campionato con un rendimento in crescendo nel rush finale che si è rivelato fondamentale per la conquista dell’obiettivo tanto agognato dei play-off. Tommaso Biasci non è stato il titolare inamovibile di questa stagione da poco giunta al termine, ma numeri alla mano si è confermato ancora una volta il secondo miglior attaccante delle Aquile di questo campionato alle spalle del solito Pietro Iemmello. Sei reti in 31 gare con Fabio Caserta in panchina, quattro in meno rispetto alle dieci siglate lo scorso anno in 36 presenze, per il centravanti toscano che da ormai qualche anno a questa parte compone assieme al capitano giallorosso il tandem più prolifico della storia del Catanzaro (117 centri in due). Niente doppia cifra quindi per il secondo anno consecutivo tra i cadetti ma al ragazzo nativo di San Giuliano Terme non sono mancati i gol pesanti come quelli nei blitz sui prestigiosi campi di Palermo e Sassuolo.

Le stagioni in cima ai tre colli sono state le migliori della sua carriera. Dalla gioia della promozione in B fino alla finale play-off per la Serie A sfiorata due volte e passando per la valanga di gol realizzati negli ultimi tre anni e mezzo. Biasci ha preso parte da assoluto protagonista alla rinascita del Catanzaro diventando col tempo un idolo della piazza per il suo attaccamento alla maglia e il suo atteggiamento in campo sempre encomiabile per impegno, corsa e determinazione. Come molti suoi compagni anche lui si è aperto con un post social post semifinale di La Spezia: “Un’altra stagione se n’è andata. Altri momenti. Altre persone. Altre gioie. Altre sofferenze. Orgoglioso di aver fatto parte di tutto ció, raggiungere di nuovo questo risultato non era per niente scontato“. Parole da uomo simbolo in un’annata dove ha saputo anche rispondere presente quando chiamato in causa pure per brevi spezzoni. Il suo futuro resta ormai da da decifrare così come quello di molti altri giocatori. Ma l’auspicio dei tifosi è quello di rivederlo ancora al “Ceravolo” per scrivere una nuova pagina di storia del club.

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