Catanzaro, Iemmello continua a scrivere la storia: “Abbiamo un sogno, ci vuole cuore”

Il capitano giallorosso: "Speriamo che il prossimo mercoledì riavremo gli stessi diecimila sugli spalti, perché lo stadio pieno porta male"

“È stata un’esultanza liberatoria, dopo il rigore parato c’è stata una carica adrenalinica importante. Sono felice di essere tornato in semifinale playoff perché per il Catanzaro non è scontato”. Pietro Iemmello colpisce ancora: quando il popolo di Catanzaro chiama, il suo capitano risponde presente. Sempre, soprattutto nei momenti decisivi. “Faccio i complimenti ai miei compagni, abbiamo affrontato una squadra in forma e dopo aver subito il rigore siamo stati bravi a raddrizzarla. Abbiamo sofferto quando c’era da soffrire, attitudine che la squadra ha avuto a corrente alternata. Pigliacelli ha parato il rigore raddrizzando l’inerzia della partita, perché con il gol del Cesena ci saremmo trovati a rincorrere. Il mio gol? È arrivato il pallone in area e sono stato bravo a insaccarlo”.

I giallorossi tornano in semifinale, ma il capitano ci tiene a rimarcare alcune differenze: “L’anno scorso abbiamo affrontato i playoff in modo diverso rispetto a quest’anno, sicuramente con più infortuni. I 120 minuti contro il Brescia e la rimonta nell’andata con la Cremonese li abbiamo pagati nella gara di ritorno. Non abbiamo nulla dell’anno scorso, la squadra non ha raccolto nessuna eredità: giochiamo in modo diverso a livello tattico, anche se è rimasto il gruppo che sa cosa significa giocare qui”. Quindi, parole di elogio per Caserta: “Abbiamo fatto fatica i primi tre mesi proprio perché siamo diversi rispetto all’anno scorso e non si era trovata subito alchimia. È stato bravo Caserta, tutti lo volevano via dopo due/tre mesi: a prescindere dall’aspetto tattico, lui e il suo staff sono state persone vere. Rispetto all’anno scorso abbiamo più esperienza e mezz’ora di gioco in meno: si vive per i sogni. A Catanzaro la Serie A manca da 42 anni, non partiamo con i favori del pronostico perché di fronte troveremo una corazzata. Rispetto al campionato, dove i valori reali vengono fuori, nei playoff può succedere di tutto”.

Sul Ceravolo: “Speriamo che mercoledì riavremo gli stessi diecimila sugli spalti, perché lo stadio pieno porta male (ride, ndr). Mi rende orgoglioso ricevere un certo tipo di sostegno. Si è rivisto il “Ceravolo” che nei momenti difficili dava carica alla squadra. Ricordo le parole di tanti ragazzi che sono venuti ad affrontarci qui al “Ceravolo”: oggi si è rivisto quel tipo di stadio”. Il monito finale, da vero capitano: “Mancano quattro partite, sono pochissime: ci vogliono testa e cuore, io ho un sogno che condivido con tutto l’ambiente. Il presidente ieri ci ha fatto vedere un bellissimo video e ha messo a disposizione un ricchissimo premio, molto più alto rispetto a quello di altre squadre. Se andrà bene ci giocheremo la finale, altrimenti testa alta sempre”.

 

 

Subscribe
Notificami
guest

8 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Le Aquile per l’occasione saranno seguite da oltre 230 tifosi che coloreranno di giallorosso il...
Due soli incontri tra le due compagini. La prima e sin qui unica trasferta al...
Tutto sul nuovo giovane trequartista classe 2007 arrivato in cima ai tre colli a titolo...

Altre notizie