Pietro Iemmello è tornato dalla squalifica e ha lasciato subito il segno da grande trascinatore con il quattordicesimo centro stagionale e l’ottavo gol realizzato in carriera al Cosenza che ha aperto le danze a una vittoria destinata a rimanere a lungo indelebile nella mente di tutti i tifosi giallorossi. “La preparazione al derby è stata particolare e diversa dalle solite – ha dichiarato il capitano del Catanzaro in sala stampa al termine del derby di Calabria – Ci siamo parlati una volta rientrati dall’ultima trasferta e abbiamo vissuto questa settimana serenamente. Avevamo grande voglia di rivalsa dopo la brutta sconfitta con la Cremonese. Questo gruppo rappresenta nel migliore dei modi la città e sa cosa vuol dire giocare per il tifo giallorosso sia in casa che fuori”. Un poker storico quello rifilato ai rivali di sempre: “Avere i tifosi a un allenamento come quello di rifinitura è stato bello. Ero convinto che avremmo potuto fare una grande partita e ci siamo riusciti. La sensazione è che siano stati più belli i derby dell’anno scorso, erano stati più tirati. In questo derby è sembrato tutto troppo facile”.
Sul sogno promozione: “Percepisco l’energia positiva e vivo di sensazioni. Sognare non costa nulla e i sogni alimentano la passione per poter andare sempre più forte. A 33 anni se non sogni smetti di giocare. Quattro anni fa volevo smettere e poi sono arrivato qui sperando di rivedere ciò che ho visto vent’anni fa. Sono felice di quello che sto vivendo”. Poi, sui play-off: “Se dovessimo raggiungerli, manca ancora la matematica, ci arriveremo con un bagaglio di esperienza consolidato e una rosa più lunga. Eravamo arrivati a corto di energie alla semifinale di ritorno dell’anno scorso. Crediamo di poter fare qualcosa di importante, siamo a due punti dal quarto posto e dovremo affrontare le ultime gare per cercare di arrivare il più in alto possibile. Non so dove finiremo ma la nostra mentalità deve essere sempre questa”.
“Non penso che senza Iemmello la squadra sia incapace di vincere – ha ammesso infine il capitano delle Aquile – Giocare a Cremona non è mai facile e sono convinto che avremmo perso anche se ci fossi stato io perché la Cremonese è stata mentalmente più forte di noi. Quella lezione ci è servita e l’abbiamo dimostrato”. Infine, sul futuro: “Fin quando reggerò e starò bene mentalmente cercherò di giocare a calcio senza pensare a nulla. Un rinnovo oltre il 2026? Ho sposato questo progetto a pieno e con il presidente non ci sono mai stati problemi. Ma lui mi dice sempre che se gli arriva un’offerta da 7-8 milioni mi viene a prendere da casa per vendermi (ride ndr)”.