Quella porta non la aprono volentieri e per la ruvidezza con cui trasmettono questa volontà c’è da credere a Brighenti, Scognamillo e Bonini. I guardiani della difesa del Catanzaro sono i simboli del secondo miglior pacchetto arretrato della Serie B (a pari merito con Pisa, Bari e Palermo). Undici gol subiti nelle prime tredici giornate di campionato, sette in meno rispetto a quelli subiti esattamente un anno fa nello stesso punto del campionato. Mica roba da poco.

Chiaro che questo ermetismo arretrato non è riassumibile nel lavoro dei tre uomini menzionati all’inizio. Il discorso è ben più ampio, coinvolge i due esterni e anche tutti gli altri sei giocatori di movimento quando si organizzano nella fase di non possesso palla. In ben sei partite i giallorossi hanno chiuso senza subire gol: una in più rispetto al Pisa capolista, due rispetto al Sassuolo secondo in classifica. Una consuetudine di solidità che fa ben sperare, specialmente in un campionato dove solitamente vince chi si piega meno volte a raccogliere palloni nella propria porta.

Gli undici gol incassati si possono spiegare in tanti modi. Soprattutto con i dati che posizionano il Catanzaro al terzo posto nella classifica dei tiri subiti nello specchio della porta: solo 42. Meglio hanno fatto Salernitana e Spezia. Pisa e Sassuolo? Rispettivamente 51 e 56. Trattasi di due squadre che hanno ben chiaro in testa e in rosa cosa significhi non subire gol e tenersi lontani i problemi. Il Catanzaro cresce nel suo complesso anche sotto questo aspetto.