Cruciale sembra essere l’aggettivo più adatto. Non solo per la posizione di Caserta (attualmente supportato dalla proprietà), ma per tutto l’ambiente. Perché la sfida di Bari, in programma venerdì 18 ottobre alle 20:30, deve segnare una netta inversione di tendenza per il Catanzaro. La sosta è già alle spalle e la squadra giallorossa deve dimostrare di averne fatto tesoro per iniziare un altro campionato, senza perplessità e malumori che al momento sono più che legittimi. D’altronde, il bottino di otto punti in altrettante gare non può essere per nulla soddisfacente. E all’orizzonte c’è un periodo fitto di impegni: il 27 ottobre arriva il Sudtirol al “Ceravolo“, poi l’infrasettimanale in casa del Pisa capolista e subito dopo la gara interna con il Frosinone del grande ex Vivarini. Un pressure test bello e buono.
L’esame di Bari sarà importante anche per vedere i progressi delle Aquile in trasferta: il trend esterno del Catanzaro è al momento di due punti in tre gare, con due gol subiti e zero realizzati. A riprova di ciò, basti ricordare l’ultima trasferta a Salerno con zero tiri nello specchio. Dopo due settimane piene di lavoro, una volta giunti oramai alla metà di ottobre, sarà essenziale dimostrare di aver imparato dagli errori commessi finora. L’occasione è di quelle ghiottissime: sfoderare una prestazione convincente al “San Nicola” di Bari, conquistando magari anche il bottino pieno, avrebbe un peso specifico notevole. Gli ingredienti necessari sono noti: carattere, organizzazione, cattiveria agonistica. Il patron Noto e il direttore sportivo Polito, così come la tifoseria, non hanno fatto mancare il loro sostegno in un momento delicato: la palla passa ora alla squadra, con in testa il suo allenatore.