“Quando la palla non rotola è tutto più bello, poi arrivano i primi pensieri. Che possono essere positivi o negativi. In questo momento siamo a metà tra questi due poli”. E, in effetti, la conferenza stampa di Ciro Polito – che si sarebbe dovuta tenere alla fine del mercato – arriva nel momento più delicato in casa Catanzaro. Nel pieno dei mugugni per il primo scorcio di campionato con numeri abbastanza deludenti: “È un campionato difficile dopo due stagioni strepitose – ha detto il direttore sportivo giallorosso in conferenza stampa al PoliGiovino -. Per un allenatore non è semplice subentrare né cambiare idea di calcio. Per quello che vedo, posso dire che il Catanzaro è una squadra compatta, che subisce poco e offende poco. Vanno analizzate molte cose, tipo lo zero nella casella dei gol su calci da fermo. Sono sereno perché so che in questo campionato prevale l’equilibrio, noi dobbiamo consolidare la categoria e questo passa da una bella lotta. La squadra deve seguire la curva: è un anno tosto e dobbiamo cercare la giusta quadra”.
A non convincere del tutto è anche l’alternanza di diversi moduli: “Sono soddisfatto di quanto fatto finora. Nelle prime partite c’erano difficoltà, tra infortuni e squalifiche, poi sono arrivati i giocatori con le loro rispettive situazioni che andavano valutate singolarmente. L’anno scorso Vivarini aveva una traccia avviata, quindi sapeva con precisione dove intervenire. Chiedo un po’ di pazienza per questo allenatore, che per me non è mai stato in discussione. Ci aspettavamo di più e pretendiamo di più, ma il campionato è impegnativo e non possiamo far dipendere il nostro umore dai risultati”.
Il ds blinda, dunque, il suo allenatore: “Anche in caso di risultato negativo contro il Modena, non sarebbe comunque in discussione. Chiaro è che poi, davanti a una sconfitta, il pensiero diventa sempre più negativo e se dovessimo perdere le prossime due partite ci ritroveremmo nei bassifondi della classifica. Il campionato di Serie B cambia da una settimana all’altra, quindi serve pazienza per questa squadra e questo allenatore che lavora ogni giorno dalla mattina alla sera. I giocatori seguono Caserta alla lettera, lui ha legato con il gruppo e bisogna dargli fiducia. A Bari ho cambiato diversi allenatori perché c’era un altro tipo di ambiente e la squadra in quel caso si era un po’ distaccata dalla guida tecnica. Io e la proprietà siamo molto sereni”.
Il ds lo ripete più volte: a questa squadra serve una scossa emotiva. “Nel calcio le vittorie, così come le belle prestazioni, sistemano tante cose e danno autostima a tutto l’ambiente – ha aggiunto -. Questa squadra ha bisogno di una vittoria: se avessimo tre punti in più, ora staremmo parlando di altro”. Poi, sul suo rapporto con il tecnico e con i giocatori: “Con Caserta, come avvenuto in passato con tutti i miei allenatori, dialogo sempre per capire cosa si può migliorare, ma le scelte sono sempre sue – ha precisato -. Io sono vigile e cerco un confronto quotidiano con lui e con tutto lo staff, così come con i ragazzi. Ho parlato, anche prima di qualche gara, con Caserta e con tutta la squadra: ho detto loro che li sto osservando dalla fine del mercato e che accetto tutto, senza mai prescindere dall’atteggiamento. Ecco, in questo momento manca un po’ di cazzimma e i ragazzi devono acquisirla il più velocemente possibile”.
Infine, sui singoli: “Iemmello è al centro del progetto tecnico, se ha fatto delle prestazioni sottotono è un altro discorso. Anche un giocatore importante può stare in panchina. Lui e Pagano hanno bisogno di un’altra settimana e rientreranno dopo la sosta, mentre Pontisso ha ripreso a pieno regime”.