Empoli-Catanzaro 4-1, Aquile double face e difesa horror: le pagelle

È calcio d’agosto, sì, ma tra una settimana sarà campionato. E il tecnico giallorosso ha tanto da correggere

Da Udine a Empoli. L’11 agosto 2023 il Catanzaro usciva a testa alta dal Bluenergy Stadium con un ingeneroso 4-1 e, a distanza quasi esatta di un anno, il copione si è ripetuto al “Castellani”. Aquile double face, certamente anche a causa dei carichi di lavoro e del clima torrido, e una difesa in difficoltà a ogni iniziativa offensiva degli avversari: il risultato in Coppa Italia è fine a sé stesso, ma tra una settimana sarà campionato e certi errori non saranno ammessi. Di seguito, le pagelle del match:

Pigliacelli 5,5 – Primo regista dell’impostazione giallorossa, si dimostra reattivo su Gyasi e Pezzella. Sui quattro gol è assolutamente esente da colpe e paga gli errori dei suoi compagni. Rischia di macchiare la sua prova con un pallone regalato a Esposito che avrebbe potuto allungare il passivo.

Situm 5 – Si trova a che fare con un cliente scomodo come Pezzella e spesso finisce per subire le sue scorribande. Nel complesso ci mette il solito impegno e finisce la partita da esterno di centrocampo a destra. 

Scognamillo 4,5 – Tiene a bada come può gli attaccanti avversari, ma la sua serata è disastrosa. Il suo buco spiana a Fazzini una prateria verso Pigliacelli nell’azione dell’1-0, mentre sul poker che chiude la partita il centrale italo-russo non ostacola in nessun modo il marcatore azzurro. 

Brighenti 4,5 – Gli errori sono gli stessi commessi da Scognamillo e l’esito finale è da dimenticare. Si fa bruciare in velocità da Fazzini sul gol dell’1-0, va clamorosamente a vuoto sul lancio del 3-1 e si fa saltare da Fazzini sul definitivo poker. 

Bonini 6 – Ha il merito di riportare la gara sul momentaneo 1-1. Da terzino sinistro, lui che è un centrale, disputa una gara complessivamente ordinata e sulle palle inattive è sempre una spina nel fianco. La prima impressione è più che incoraggiante.

Volpe 5,5 – Schierato largo a destra, si fa notare per dinamicità e impegno in fase di non possesso. Si spegne nella ripresa. (dal 23’st Turicchia 5,5 – Schierato come terzino destro, il suo impatto sulla partita è praticamente ininfluente).

Pontisso 6 – Tra i migliori del Catanzaro. Nel primo tempo lotta per favorire una veloce riconquista del pallone e chiude bene le linee di passaggio avversarie. Cala vistosamente nella ripresa (dal 43’st Maiolo s.v.).

Petriccione 6 – Dirige la manovra e fa girare il pallone da destra a sinistra con la solita intelligenza tattica, rischiando di macchiare la sua prestazione con un pallone velenoso perso a centrocampo. Suo il pallone dalla bandierina che trova Bonini in occasione dell’1-0. Esce al quarto d’ora e il centrocampo ne risente parecchio. (dal 16’st Pompetti 5,5 – Entra in un momento delicato del match e gran parte dei suoi scambi finiscono per essere intercettati dagli azzurri).

Pagano 6 – Viene schierato da esterno sinistro, lui che è una mezzala offensiva, e spesso si perde. Nonostante ciò, si spende anche in mezzo al campo in maniera generosa e ci prova un paio di volte dalla distanza. 

Biasci 5 – Si troverebbe a più agio nel suo ruolo naturale, cioè quello di seconda punta che parte da sinistra per poi accentrarsi. Da prima punta viene sempre anticipato e non riesce ad allontanarsi dalle marcature dei difensori azzurri. (dal 16’st Pittarello 5,5 – Fa a sportellate, ma nulla di più. Anche perché riceve pochissimi palloni giocabili).

Iemmello 5 – Si alterna con Biasci nel ruolo di prima punta, ma spesso gira a vuoto e la sua azione di ricamo è meno efficace del solito. Servirà registrare meglio i meccanismi offensivi per far rendere al meglio il capitano giallorosso, che nel 4-2-3-1 saprà certamente trovare la sua dimensione.

Caserta 6 – Vuoi per i carichi di lavoro, vuoi per il caldo asfissiante, il Catanzaro è calato vistosamente nella ripresa. Ma fino all’intervallo aveva retto benissimo, al cospetto di una squadra di categoria superiore e partita dieci giorni prima in ritiro, mostrando anche diverse idee interessanti con un buon ritmo in fase di manovra. Le note negative, risultato a parte, sono tuttavia rilevanti: tra gli altri, grossi limiti difensivi e poca pericolosità sulle fasce (servono innesti di peso). È calcio d’agosto, sì, ma tra una settimana sarà campionato. E il tecnico giallorosso ha tanto da correggere.

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