“Bisogna lavorare sull’aspetto mentale, che secondo me è molto più importante di quello tattico”. È questa la lettura di Caserta dopo la sconfitta di Empoli (4-1) che ha decretato l’eliminazione del Catanzaro dalla Coppa Italia.“Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, siamo andati sotto dopo due minuti ma siamo stati in partita. Nella ripresa abbiamo preso gol a freddo e siamo ripartiti bene, ma dopo il terzo gol abbiamo avuto un blackout”.
Il tecnico guarda anche il bicchiere mezzo pieno: “Sapevamo di giocare contro una squadra di categoria superiore, paritta in ritiro dieci giorni prima. Sono contento dei primi 60 minuti, adesso bisogna analizzare le cose positive e lavorare sulle cose negative come la gestione dei momenti di difficoltà. Quando vai sotto 3-1 contro una squadra come l’Empoli non ti puoi esporre troppo alle ripartenze, che si potevano evitare”.
A detta di Caserta, il problema non riguarda solo la retroguardia: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene la linea difensiva accettando l’uno contro uno, ma mancava la condizione fisica e dovevamo stare più bassi. Capisco anche la voglia dei ragazzi di cercare di recuperare la partita, ma è un problema di lettura generale e non di singolo reparto”.