“La Calabria è sfruttata poco, ma è splendida. Gente di cuore che ti dà l’anima. Ci ho trascorso tutte le vacanze”. Inizia così la lunga intervista rilasciata dal tecnico del Catanzaro Fabio Caserta ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Nativo di Melito Porto Salvo, cresciuto calcisticamente a Locri, ora indossa pantaloncini e t-shirt del Catanzaro. Un’avventura cominciata con un abbraccio col presidente Noto: “E’ stato un modo insolito, ma sentito. Col presidente ci eravamo conosciuti al derby, una sintonia a pelle”. E a proposito di derby, il tecnico torna brevemente sull’esonero a Cosenza: “All’inizio ci sono rimasto male. Non ho mai capito il perchè. Eravamo a -3 dai playoff”.
L’eredità di Vivarini è enorme: “E’ stimolante e motivo di orgoglio. Sono arrivato in un club solido. Vivarini ha fatto un gran lavoro, il suo Catanzaro giocava un calcio tra i migliori della B. Ma tutto ha un inizio e una fine. Bisogna resettare e ripartire”. Una sfida in cui ritrova il suo amico Ciro Polito: “Abbiamo giocato insieme a Catania e Bergamo, poi lui giocava e io cominciavo ad allenare. Un gran bel rapporto”.
Poi, sul modulo e l’impronta di gioco: “La filosofia è quella di imporre la partita e non aspettare. Non abbiamo più Fulignati che era un giocatore di movimento aggiunto, ma c’è l’esperienza di Pigliacelli. Abbiamo preso Pittarello, forte fisicamente, che seguivo da quando ero a Perugia e attacca molto bene lo spazio. Ci sono buone conferme. Iemmello è il vero valore aggiunto di questa squadra. Tiene tanto a questo club, alla città. Io combatterò e lotterò. Ho questo spirito, sono fiero di quello che ho fatto e nessuno mi ha regalato nulla. Dalle cadute mi sono sempre rialzato”.
Cosa manca al Catanzaro? “Innanzitutto siamo partiti con una settimana di ritardo. Qualche difficoltà c’è stata. Dobbiamo ancora prendere due esterni d’attacco e di difesa. Ma sono contento dei giovani che sono arrivati (ieri col Cagliari ha provato il terzino Piras e l’esterno Pagano, entrambi 2004, ndr )”. Cenno finale alle favorite per la promozione nella massima serie: “E’ un campionato troppo strano: c’è la sorpresa e la delusione. Chiaro che 2 o 3 squadre sono avvantaggiate, soprattutto il Palermo. Ma dico pure Pisa, Spezia e Modena”.
(foto in evidenza tratta dai canali ufficiali dell’Us Catanzaro)