Ciro Polito, l’uomo a cui Noto ha affidato la rifondazione del Catanzaro

Il 45enne dirigente napoletano vanta diverse esperienze importanti e si è dimostrato una figura di assoluto affidamento

Si è completato il rinnovo del quadro dirigenziale giallorosso con la firma sul contratto (biennale con opzione per il terzo anno) del nuovo direttore sportivo Ciro Polito dopo l’arrivo del direttore generale Paolo Morganti. Il dirigente 45enne napoletano sarà l’erede di Giuseppe Magalini, trasferitosi a Bari dopo due anni straordinari in cima ai tre colli conditi dalla promozione in Serie B infrangendo ogni record e dall’etichetta di rivelazione assoluta dell’ultima cadetteria conclusa da matricola al quinto posto e in semifinale play-off. “Abbiamo preferito avere con noi un uomo competente e di esperienza, capace di far partire un nuovo ciclo della nostra storia sportiva. Il suo entusiasmo e il suo “sì” senza riserve alla mia chiamata, mi hanno ancor di più convinto che si tratta della persona giusta” – le parole di grande ammirazione del presidente Floriano Noto nei confronti del nuovo direttore sportivo delle Aquile.

D’altro canto, Polito vanta diverse esperienze importanti e si è dimostrato un profilo di assoluto affidamento sin dal 2016 quando ha intrapreso questa nuova carriera con la Juve Stabia. Ben quattro anni in Campania conquistando due accessi privilegiati ai play-off di Serie C e raggiungendo soprattutto la promozione in Serie B alla quale segue un’amara retrocessione. Meglio la sua seconda esperienza tra i cadetti dove riuscì a condurre l’Ascoli ad una insperata salvezza diretta con decisioni rivelatesi impeccabili. Poi, a giugno 2021 la chiamata del Bari con l’obiettivo del ritorno in B. Il suo lavoro meticoloso sul mercato e le sue scelte oculate portano subito i frutti sperati: al primo anno saluta la C chiudendo davanti proprio al Catanzaro e al secondo perde la A per pochi secondi in finale play-off. Fino ad arrivare alla sua ultima stagione in Puglia culminata con una salvezza ottenuta solo al play-out dopo una campagna acquisti poco proficua.

Il calcio è fatto di cicli. Quello che ha fatto il Catanzaro nelle ultime stagioni è stato incredibile, ma ora è giusto rifondare con la volontà di essere all’altezza di quanto è stato costruito e delle ambizioni della società“. Erano state le parole pronunciate ai canali ufficiali del club dal nuovo ds giallorosso, calato in tutto e per tutto nella nuova avventura. È l’uomo della rifondazione e la figura che Noto ha scelto per continuare ad essere competitivi. Il dirigente napoletano non è nuovo a ereditare situazioni che necessitano di cambiamenti. Era arrivato a Bari in un periodo complicato e con un ambiente sfiduciato, ma è riuscito a svolgere un ottimo lavoro sfruttando tutte le sue competenze. Ripetersi in cima ai tre colli facendo tesoro degli errori commessi sarà il suo obiettivo. Il primo passo del carismatico ds sarà trovare l’allenatore, poi potrà pensare al calciomercato da condurre nel pieno rispetto del principio di sostenibilità di una realtà del calibro dell’US Catanzaro. Proprio come ha sempre fatto fino ad ora.

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