Catanzaro, Noto: “Con Vivarini e Magalini chiariremo nelle sedi opportune”

Il patron giallorosso: "Ripartiremo dalla società e dal nostro pubblico. Aquilani? Non abbiamo contattato ancora nessun allenatore. E sul settore giovanile..."

Festa giallorossa all’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro dove è andata in scena l’edizione 2024 del premio “Nicola Ceravolo”, istituito per commemorare la figura dell’indimenticabile “presidentissimo” del Catanzaro e vice presidente della Lega Calcio. A margine della manifestazione, il patron giallorosso Floriano Noto – che è stato anche premiato per la splendida stagione appena trascorsa – ha raccontato un aneddoto su Roberto De Zerbi, vincitore dell’undicesima edizione del ‘Premio Ceravolo’: “Io a giugno 2017 presi la squadra. C’eravamo salvati per il rotto della cuffia con un play-out contro la Vibonese. Avevamo sofferto tanto negli ultimi anni. All’epoca come allenatore c’era Erra e non mi piaceva tanto. Ricordo che era agosto, chiamai il direttore e dissi lui che volevo De Zerbi. Mi rispose che era stato esonerato dal Palermo in Serie A e non sarebbe mai venuto. Avevo seguito la sua finale play-off con il Foggia e lo chiamammo con il vivavoce. De Zerbi con grande garbo ci ringraziò e ci disse gentilmente di no. Il direttore mi disse ‘Te l’avevo detto che non sarebbe venuto’. Ma dovete sapere che De Zerbi è presente oggi non per caso. Il contratto è già pronto (ride, ndr)”.

Sulla ripartenza con nuovi ds, dg e allenatore: “Ripartiremo dalla società e dal nostro pubblico che sono fondamentali. Da tempo abbiamo pronto il piano B per il discorso direttore generale e quindi a giorni, al massimo entro la prossima settimana, scioglieremo le riserve. Io sono sereno, ognuno fa le sue scelte. Per l’allenatore c’è da discutere perché è ancora sotto contratto come il ds Magalini. Con Magalini e Vivarini chiariremo tutto nelle sedi opportune”. Sulla voce di Aquilani in cima ai tre colli: “Non l’ho contattato. Sento tanti nomi, mi hanno parlato anche di Claudio Ranieri. Ma non abbiamo contattato nessuno perché il nostro allenatore è ancora Vivarini, poi se ci separeremo vedremo. È presto per questi discorsi”. Il presidente Noto ci ha tenuto a tranquillizzare anche la tifoseria: “Dobbiamo abituarci a cicli di due o tre anni. Cercheremo di costruire una rosa competitiva anche per l’anno prossimo. Ogni campionato ha una storia a sé, bisogna prendere coscienza che la Serie B è difficile. Il Bari ha rischiato di retrocedere quest’anno dopo aver sfiorato la Serie A e quindi bisogna stare con i piedi per terra perché la B per noi è già un grande traguardo. Il campionato in cui siamo arrivati quinti è finito e dal primo luglio penseremo al prossimo”. 

Infine, sul settore giovanile: “Io credo che sia fondamentale per squadre come il Catanzaro per dare linfa alla prima squadra. Poche persone ne parlano, ma la politica non ci aiuta. È stata approvata una legge che va contro i giovani. La nuova legge dello sport permette ai 16enni di potersi svincolare e affidarsi ai procuratori. Se l’investimento annuale del settore giovanile viene un milione di euro e dopo due anni o tre anni che lanciamo un talento, poi questo mi chiede tre milioni, io con questa cifra mi compro dieci giovani già formati dall’estero. Ultimamente questa cosa ha fermato alcuni investimenti, noi stavamo per progettare il centro sportivo e ci stiamo riflettendo su. Una volta le società erano proprietarie a vita dei giocatori e adesso i club sono vittime dei calciatori, degli allenatori e dei procuratori. È un sistema che non funziona ed è tutto completamente diverso rispetto a quello che c’era ai tempi del presidentissimo. Ora, se guardiamo le classifiche di B e di A, le prime squadre sono straniere e le ultime sono di proprietà italiane che non riescono a investire quanto loro”.

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