C’è sempre più distanza tra il Catanzaro e Magalini. Il dirigente veneto, che ha deciso di rientrare a casa per il weekend, dovrebbe tornare in città domani 10 giugno. Non è escluso che, dopo i due summit infruttuosi, possa incontrarsi nuovamente con il patron Noto per fare il punto della situazione: l’offerta del Bari è allettante – su base biennale – e Magalini vorrebbe quantomeno le stesse garanzie in termini di operatività anche a Catanzaro.
Metabolizzata la situazione comprensibilmente spiazzante, il club si è messo subito alla ricerca dei profili adatti a ricoprire la casella di direttore sportivo. In pole c’è Matteo Lovisa, giovanissimo dirigente della Juve Stabia neopromossa in B con un curriculum già parecchio rilevante: l’idea stuzzica da tempo la proprietà giallorossa, ma ci sarà da vincere la resistenza del club campano che ha blindato il ventottenne con un contratto fino al 2026. Nel frattempo, prende sempre più consistenza l’ipotesi Polito: il direttore sportivo, reduce dall’esperienza a Bari, avrebbe sentito telefonicamente il patron Noto. Non si escludono Leone, per quattro anni direttore sportivo della Ternana, e la soluzione interna Bava (che nel Catanzaro ricopre il ruolo di responsabile del settore giovanile).
Più avvolto da un velo di mistero è il destino dell’altro direttore in scadenza, Diego Foresti. Il dirigente bergamasco, adocchiato dal Cesena, deve ancora incontrarsi con il patron Noto: in caso di divorzio, si valuta una pista esterna (idea D’Aniello della Ternana) o in extrema ratio “di famiglia”.