Ancora in rimonta, sostenuto da uno stadio intero, su una situazione di doppio svantaggio. E questo già basta per comprendere quanto di buono fatto questa sera: perché il Catanzaro arrivava alla semifinale d’andata con soli tre giorni di riposo, di fronte a un’autentica corazzata che ha avuto modo e tempo adeguati per recuperare energie. Dopo lo 0-2 i ragazzi di Vivarini hanno gettato ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo e, prima con Biasci e poi con Brignola, hanno riagguantato il match fino a sfiorare il colpo grosso con Donnarumma.
Complessivamente soddisfatto Vivarini: “Dovevamo dimostrare a noi stessi che ci siamo per passare il turno – ha detto in sala stampa, al termine del match -. Abbiamo fatto una prestazione importante contro una squadra di grandissima qualità, che aveva facilità nel saltare l’uomo. Per venti minuti loro hanno avuto in mano la partita e questo ci ha creato problemi, ma poi abbiamo dimostrato che noi ci siamo in tutto: per cuore, rabbia, intensità e qualità. Abbiamo avuto tante occasioni per fare gol e questo ci lascia ben sperare per la gara di sabato prossimo”.
Il fattore Ceravolo ancora una volta determinante: “Abbiamo regalato il primo gol e loro hanno giocato bene, ma non è che Fulignati abbia fatto tante parate. Ora possiamo avere la convinzione giusta per la gara di ritorno: è da elogiare in toto la squadra e soprattutto il nostro pubblico. Quando abbiamo preso il secondo gol, tutto lo stadio ha applaudito e la squadra ha ricevuto una scossa elettrica ripartendo alla grande. Bisogna fare i complimenti ai nostri ragazzi: la terza partita nel giro di pochi giorni è molto difficile, ma con questa rabbia ce l’andremo a giocare alla grande”.
La condizione fisica, nonostante i 120′ contro il Brescia, c’è tutta: “Faccio i complimenti a tutto lo staff tecnico perché la squadra ha dimostrato di avere una grandissima condizione ed è rimasta tonica per tutta la gara. Noi leggiamo molto l’atteggiamento della squadra avversaria ma oggi ci abbiamo messo un po’ troppo, facendo fatica a prendere campo. Ci aspettavamo un atteggiamento diverso da parte loro, ma tutto questo ci serve per la partita di ritorno”. Determinante anche il contributo dei subentrati: “Chi entra nel corso della partita deve essere pronto e dare il contributo. Brignola e Donnarumma hanno avuto un’iniezione di fiducia pazzesca, Oliveri ha performato molto bene”.