Il bello deve ancora arrivare. E questo dimostra quanto consistente sia il regalo che il Catanzaro si è voluto fare al primo campionato di Serie B. Una stagione ben al di sopra delle aspettative che si assegnano a una matricola, tra principi di gioco collaudati che hanno catturato le attenzioni di mezza Europa, scalpi eccellenti e numeri da stropicciarsi gli occhi.
La città vive un’attesa genuinamente elettrica, col sorriso e senza l’inquietudine che ha sempre accompagnato la questione playoff. Altre categorie, altre ambizioni: questa volta il Catanzaro arriva alla post-season più prestigiosa nelle vesti di neopromossa, con il dovere di giocarsela per arrivare fino in fondo (e le carte in regola ce le ha tutte) ma senza alcuna frenesia.
E sarà una prima volta assoluta nella categoria cadetta per le Aquile. I playoff sono stati introdotti in Serie B per la prima volta nella stagione 2004/05: il Catanzaro militava anche all’epoca in Serie B, ma al termine del campionato retrocedette per poi essere riammesso l’anno successivo (condito da un altro dramma sportivo). Una sorta di playoff, invece, i giallorossi lo hanno disputato nel 1971, quando sconfissero il Bari nello spareggio di Napoli e per la prima volta regalarono all’intera Calabria la Serie A. Quella di sabato 18 maggio, al cospetto del Brescia, sarà la prima volta ufficiale. E il Catanzaro ci arriva con un sorriso larghissimo.