Capitano, trascinatore, sangue giallorosso. Pietro Iemmello, il “re” di Catanzaro, compie 32 anni. Dopo essere diventato miglior marcatore in un campionato di Serie C e calciatore con più gol in una singola stagione per i giallorossi, lo “Zar” continua a scrivere la storia anche in Serie B.
“Prima di Cosenza sentivo che quello sarebbe stato il vero banco di prova: vincendo, l’entusiasmo si sarebbe alimentato. E così è stato. Adesso sì, possiamo credere nel secondo posto”. Iemmello lancia la sfida a Como, Venezia, Palermo e Cremonese per la seconda piazza che vale la promozione diretta in Serie A: “Loro hanno l’obbligo di vincere, noi no e poi la Serie B ha sempre avuto una rivelazione. Perché non possiamo essere noi? Essere a fianco di certe squadre è motivo d’orgoglio, la nostra organizzazione e programmazione è alla loro altezza, che hanno budget e giocatori più importanti”.
Infine, sulla sua carriera: “Io sono sempre un bad boy. Da giovane ho sbagliato, sono istintivo e a volte mi sono preso colpe non mie. Sono un uomo migliore, ho imparato tante cose per la mia prossima vita da allenatore da insegnare ai giovani. Rimpianti? No. Mi diverto e vorrei smettere solo dopo aver portato il Catanzaro in A e averlo salvato”.