Catanzaro, Petriccione si presenta: “Progetto ambizioso, ho grande entusiasmo”

"Mi ha colpito molto la voglia di dominare tutte le partite, anche quelle più complicate. E Vivarini mi ha detto che sono perfetto per il suo gioco"

Da Crotone a Catanzaro, pochi chilometri ma una categoria diversa. E più ambiziosa per un giocatore che ha ben figurato anche in Serie A. Jacopo Petriccione palesa tutta la sua determinazione e caparbietà nella sua prima conferenza stampa da giocare giallorosso: “Quando è arrivata la proposta del Catanzaro ho pensato a tante cose, a Crotone ero il capitano, ma il progetto ambizioso di questa società mi ha portato a fare questa scelta. Tornare in questa categoria può portarmi solo entusiasmo e voglia. Ringrazio il Crotone per avermi dato la possibilità di venire qui. Peraltro, arrivare a ridosso di una partita importante mi ha catapultato subito in un’atmosfera bella e importante”.

Il ricordo dello scorso campionato di C è ancora freschissimo: “Avevamo il Catanzaro davanti, altrimenti avremmo vinto il campionato a febbraio – ha proseguito -. I giallorossi hanno battuto qualsiasi record, dalla parte nostra abbiamo fatto il massimo ma davanti c’era una squadra più forte”. Il percorso di inserimento nel gruppo sembra essere a ottimo punto: “Per le caratteristiche del gioco di Vivarini il mio ruolo è perfetto. Si gioca palla a terra e il mister vuole che i centrocampisti siano sempre al centro della manovra. E’ stato semplice entrare nei meccanismi della squadra, piano piano proverò a raggiungere il 100%. Nella carriera ho fatto il play, la mezz’ala e il trequartista ma dipende dalle caratteristiche della squadra. Il fatto che il Catanzaro sia una squadra propositiva mi agevola”.

“Vivarini – confessa – mi ha detto poche cose, solo che sono il giocatore perfetto per il suo gioco. Mi ha colpito molto la voglia di dominare tutte le partite, anche quelle più complicate, contro chiunque. La storia di questo campionato dice che tante volte le squadre blasonate fanno fatica e quando ci si ritrova nella parte bassa è tosta uscirne. L’Ascoli lo dimostra: ha vinto a Como ed è venuto qui a dar battaglia. Chiunque può vincere con chiunque, quindi va affrontata ogni partita al massimo”. E su Ghion: “Non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo, è un giocatore importante che mi ha impressionato tanto. Lo aspettiamo”. 

Il Catanzaro finora non è mai uscito dalla zona playoff: è lecito dunque pensare a qualcosa in più di una semplice salvezza. “Questa squadra è stata la rivelazione del campionato ed è normale che per una neopromossa l’obiettivo sia la salvezza: mantenere la categoria è sempre la cosa più importante, però l’appetito viene mangiando e quando sei lì te la giochi fino in fondo: i playoff, tra l’altro, sono la cosa più bella di questo campionato”. Infine, sguardo alla prossima avversaria: “Quella col Sudtirol sarà una gara simile e quella con l’Ascoli. Una squadra agguerrita che verrà qui per levarci le idee e farci male nei momenti clou della partita. Dobbiamo lavorare come facciamo sempre per farci trovare pronti”.

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