Catanzaro, Oliveri: “Dobbiamo crescere in termini di carattere. E sui tifosi…”

L'esterno giallorosso: "Andremo a Venezia per fare risultato, ma bisognerà certamente fare più attenzione"

Dall’espulsione nel match trionfale contro lo Spezia di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Sabato scorso, contro il Modena, Andrea Oliveri ha riguadagnato una maglia da titolare dopo oltre un mese. Una nuova iniezione di fiducia dopo un percorso iniziato in maniera incoraggiante e interrotto da uno stop lunghissimo: “Quel rosso è stata un’ingenuità pesante, ho lasciato la squadra in inferiorità numerica e forse avrei potuto continuare a giocare titolare – ha commentato l’esterno dai microfoni della sala stampa del PoliGiovino -. Contro il Modena è stata una sconfitta amara, prendere gol negli ultimi minuti non è mai piacevole –  Stiamo lavorando per cercare di fare cose migliori rispetto alle ultime partite, bisogna migliorare”. 

A Venezia l’occasione per il riscatto: “Andremo lì con la solita cattiveria per fare risultato. Bisognerà certamente fare più attenzione rispetto alle ultime gare e giocare con il nostro stile”. Oliveri è un autentico jolly sull’out destro e non si sbottona sul suo ruolo preferito in campo: “Mi adatto alle esigenze della squadra e alle richieste del mister. Io ho sempre fatto ruoli più offensivi, ma poco cambia per me. Da quando sono arrivato mi sto trovando bene con l’idea di gioco, penso a dare il massimo in allenamento e a migliorare”. 

L’inserimento dei nuovi nei complessi meccanismi tattici di Vivarini è frutto di un percorso graduale: “Ero sicuro che avremmo fatto bene – ha spiegato -. Dobbiamo continuare a esprimere il nostro calcio e migliorare in termini di carattere: così ci toglieremo grandi soddisfazioni. L’obiettivo stagionale è un qualcosa che si prefissa la società, ma nello spogliatoio tutto cambia. Tutti i ragazzi nello spogliatoio vogliono guardare in alto”. Di proprietà dell’Atalanta, nativo di Palermo e con un recente passato a Frosinone: Oliveri sa già cosa significa giocare in piazze calde. “Per me Catanzaro è come casa, da subito mi sono trovato benissimo e già al primo match casalingo ho vissuto emozioni indescrivibili – ha concluso -. Il nostro è un pubblico che non si trova dovunque, ha quel qualcosa in più”.

 

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