Weekend amaro per il Catanzaro. Al “Sinigaglia” arriva il primo ko esterno per i giallorossi, che soccombono al Como e restano a quota 21 punti in classifica. Un gol su penalty di Verdi dopo pochi minuti di gioco decide un match ben gestito dai padroni di casa, che soprattutto nella prima frazione giganteggiano sul piano dell’intensità con un pressing asfissiante che impedisce al Catanzaro di ragionare in fase di manovra e di essere incisivo in avanti. Nemmeno le sostituzioni di Vivarini nella ripresa disorientano gli avversari, solidi e ordinati fino alla fine. Di seguito, le pagelle del match:
Fulignati 6 – Spiazzato da Verdi in occasione del penalty, per il resto del match non viene mai chiamato in causa e si limita a essere spettatore interessato.
Katseris 5 – La prima prestazione sotto la sufficienza per il laterale greco. Nel primo tempo Ioannou lo mette in difficoltà e non riesce a spingere come vorrebbe sulla fascia destra, dove non ha intesa con Brignola. Con il suo tocco di braccio causa il rigore che porta poi al vantaggio dei locali, poi cresce in intensità ma è meno preciso del solito e nel finale rischia di regalare il 2-0 ai biancazzurri.
Scognamillo 7 – Il migliore nella retroguardia giallorossa. Attento e ordinato, soprattutto nel primo tempo di pressione furente dei biancazzurri, tiene a bada i due attaccanti avversari con grande fisicità e sostanza. Ruvido nei contrasti, a tratti esce dalla linea di difesa per proporsi in avanti.
Brighenti 6 – Gabrielloni è molto fisico e il 23 giallorosso non riesce a contrastarlo sempre in maniera incisiva (come al minuto 33, quando lo anticipa in maniera provvidenziale). Va in affanno sul pressing dei lariani in fase di non possesso e sui continui cross in area. (dal 10’st D’Andrea s.v.)
Veroli 5,5 – Deve vedersela con un cliente non facile come Cassandro e finisce per subirlo. Presidia la sua fascia di competenza, ma proprio da lì arriva il cross da cui nasce il calcio di rigore del Como. Corsa e impegno non mancano, ma poteva fare meglio.
Brignola 5 – Tanta corsa, poca sostanza. Prova a creare pericoli sull’out destro, ma non ha intesa con Katseris e questo non lo aiuta a impattare per come vorrebbe. Ioannou, peraltro, lo costringe ad accentrarsi e finisce per invadere la “Iemmello zone”. Col passare dei minuti cala drasticamente. (dal 28’st Ambrosino 5,5: entra in un momento delicato del match e non riesce a incidere. Tanta buona volontà e qualche buon movimento, ma dalle sue parti arrivano pochi palloni. L’unico interessante lo manda in fumo con un leziosismo inutile).
Verna 5,5 – Corre senza mai risparmiarsi e lotta per favorire la riconquista del pallone, ma viene spesso limitato dai centrali avversari Kone e Bellemo. Solito sacrificio, pochi inserimenti, meno efficacia rispetto ai suoi standard. (dal 15’st Pompetti 6,5 – Entra in campo e scuote i suoi con una fisicità di cui necessitava la squadra. Crea il pericolo più grosso con un gran tiro su punizione che chiama Semper al miracolo. Ha personalità da vendere).
Ghion 5,5 – Nel primo tempo, a causa del pressing asfissiante degli avversari (e soprattutto della marcatura a uomo di Kone), non riesce a trovare gli spazi giusti per liberare la giocata decisiva e il centrocampo ne risente. Leggermente meglio nella ripresa, quando lavora più palloni e aiuta maggiormente in fase di non possesso.
Vandeputte 6,5 – Come sempre tra i più pericolosi in casa Catanzaro. E’ lui l’unico giallorosso a impensierire la difesa locale nella prima frazione con due conclusioni che impegnano Semper. Si rende protagonista di un paio di incursioni insidiose sull’out mancino, ma la difesa lombarda chiude bene tutti gli spazi.
Iemmello 5,5 – Si ritrova pochi palloni giocabili e cerca di fare del suo meglio, ma la difesa del Como (e la marcatura di Odenthal) è efficacissima nel contenerlo. Impalpabile nella prima frazione, si fa notare di più nella ripresa mettendo lo zampino in qualche azione offensiva. (dal 36′st Donnarumma s.v.)
Biasci 5,5 – Anche lui riceve pochi palloni, complice un’efficace marcatura a uomo da parte di Curto, e si svena senza successo per trovare lo spunto giusto. Inizia bene causando l’ammonizione di Curto e svaria su tutto il fronte offensivo, ma alla lunga si perde e spreca una buona chance all’ora di gioco. (dal 16’st Stoppa 6,5- Dimostra le sue qualità guadagnandosi due punizioni e mettendo in campo vivacità e dinamismo, segno di una fame di campo che lo porterà a crescere sempre di più).
Vivarini 5,5 – Il Como di Longo ha preso per bene le misure al suo Catanzaro e lo ha imbrigliato a dovere, facendolo soffrire con fisicità e pressione furente. I lombardi aggrediscono alto e impediscono alle Aquile di ragionare in fase di manovra, annullando i due attaccanti giallorossi. Brignola e Vandeputte provano a creare pericoli sulle fasce ma non riescono a trovare sbocchi, dunque il Catanzaro opta per il passaggio veloce in profondità ma la difesa biancazzurra è serratissima. Il pressing feroce dei locali porta, peraltro, a perdere tanti palloni in uscita e sulle ripartenze. Nella ripresa il Catanzaro va all’attacco e si prende dei rischi perché si espone al contropiede del Como, che continua a creare pericoli in avanti. Nel finale Vivarini va all-in e passa a un super offensivo 3-4-3 inserendo tutti gli attaccanti a disposizione, ma il forcing dei suoi si rivela disordinato. E’ giusto riconoscere i meriti di un avversario che ha saputo essere più preciso.